Economia
Dl semplificazioni, salta la riforma del codice degli appalti. La bozza

Le misure all'esame del Consiglio dei ministri
Salta il pacchetto appalti dalle norme contenute nel decreto legge Semplificazioni. L'ultima bozza in entrata al Consiglio dei ministri non contiene più il capitolo dedicato alle prime misure per accelerare le procedure sugli appalti pubblici e in particolare sullo snellimento delle gare sotto la soglia comunitaria di 5,5 milioni per i lavori. Non è escluso però che le norme stralciate dal Dl vengano recuperate nel Ddl Delega, sia pure in versione alleggerita.
Il dl prevede che dal primo gennaio 2019 è soppresso il Sistri, il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti e, conseguentemente, non sono dovuti i relativi contributi (che sono previsti fino al 31 dicembre 2018). Dal primo gennaio e fino alla definizione e alla piena operatività di un nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti organizzato e gestito direttamente dal ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare restano i soggetti attualmente preposti a garantire la tracciabilita' dei rifiuti e ad effettuare gli adempimenti previsti.
Il governo ha poi previsto nella misura un fondo da 50 milioni di euro per le Pmi "che sono in difficolta' nella restituzione delle rate di finanziamenti gia' contratti con banche e intermediari finanziari e sono titolari di crediti nei confronti delle pubbliche amministrazioni". "La garanzia della sezione speciale - si legge nella bozza del dl- copre un importo comunque non superiore all`80% del finanziamento e fino a un importo massimo garantito di euro 2.500.000.
Il decreto legge Semplificazioni cancella anche il Libro Unico del Lavoro tra le misure a vantaggio di imprese e lavoro. Si tratta di un registro telematico istituito presso il ministero del Lavoro a inizio 2018. Infine, la misura contiene anche la proroga del prestito-ponte Alitalia da 900 milioni al 30 giugno 2019. Il prestito - si legge nella bozza del decreto - e' rimborsato entro trenta giorni dall'intervenuta efficacia della cessione dei complessi aziendali, in ogni caso, non oltre il termine del 30 giugno 2019. Agli oneri derivanti dalla proroga, pari a 900 milioni nel 2018 in termini di solo fabbisogno, si provvede mediante versamento per un corrispondente importo, da effettuare entro il 31 dicembre 2018, delle somme gestite presso il sistema bancario dalla Cassa Servizi Energetici e Ambientali a favore del conto corrente di tesoreria centrale. La giacenza e' restituita nel corso del 2019.