Dl Sostegni, importo medio di 3.700 euro. Ristori per 5,5 milioni di imprese
Il governo Draghi sta per dare il via libera al Dl Sostegni. Nel pomeriggio è previsto il Consiglio dei ministri per il definitivo sì. Si tratta di un decreto con interventi per 32 miliardi. La misura più attesa e più consistente è quella dei ristori. La voce dei contributi a fondo perduto - si legge sul Corriere della Sera - destinati a imprese, partite iva e professionisti vale 11 miliardi e serve a ristorare una platea di circa 5,5 milioni di attività colpite dalle chiusure e dagli effetti della pandemia. L’Agenzia delle Entrate ha stimato un ristoro medio per le imprese, stabilendo cinque fasce in base al fatturato. Nella prima il contributo è di circa 2 mila euro, mentre quelle della seconda ne otterranno mediamente 5 mila. La previsione è che 3 milioni di attività incasseranno in media circa 3.700 euro.
Il meccanismo previsto dal dl Sostegni - prosegue il Corriere - stabilisce che l’indennizzo vada alle imprese che hanno subito perdite oltre il 30% di fatturato nel 2020. La base per il calcolo dell’indennizzo (che non può superare in ogni caso 150 mila euro) è la perdita media mensile del 2020 rispetto al 2019 moltiplicata per due. A questa base si applica una percentuale dal 20 al 60% secondo l’entità del fatturato. Rispetto alla bozza iniziale i ristori sono estesi alle aziende con ricavi annui fino a 10 milioni (anziché 5 milioni), stabilendo così 5 categorie: imprese fino a 100 mila euro di ricavi (si applica il 60%), da 100 a 400 mila (si applica il 50%), da 400 a 1 milione (40%), da 1 a 5 milioni(30%) e da 5 a 10 milioni (20%). Il criterio dei ristori prevede, dunque, indennizzi progressivamente decrescenti all’aumentare della fascia di fatturato.
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