Economia, Tria il keynesiano - Affaritaliani.it

Economia

Economia, Tria il keynesiano

Andrea Lorusso

Con il tasso di disoccupazione in risalita, il Ministro Tria conferma che urge una politica di bilancio per far rialzare il PIL

 

Tasso di disoccupazione al 10,1% con quello giovanile (15-24 anni) al 31,6%, questo lo rileva l’ISTAT, con un confronto Settembre 2017 – Settembre 2018 che vede gli occupati scendere dell’1,1%, con un totale di 2.613.000 persone in cerca d’impiego.

Nel complesso, in Italia mantengono un posto di lavoro in 23.308.000, con una contrazione di 77mila unità a tempo indeterminato. Mentre stabile il trend che vede semmai in crescita gli occupati stagionali o comunque con contratti a termine. Nota non meno importante, aumenta l’anzianità dei nostri lavoratori, con un plus degli over 50, figlio ovviamente delle riforme pensionistiche che – eccetto l’inversione di marcia del Governo Giallo/Blu – hanno spostato sempre più in avanti i termini della quiescenza, accompagnate dal generale invecchiamento demografico, altra annosa questione.

Querelle da cui spunta una brillante iniziativa a sostegno della famiglia, con una evidente impronta tesa a favorire i concepimenti, ed in fin dei conti, la sussistenza dello Stato italiano stesso, che per definizione è “l’organizzazione di un popolo, stanziato su un territorio, entro confini di aria, terra e mare.”

Parliamo di una bozza da integrare alla manovra di bilancio, da cui emergerebbe l’intenzione di consegnare alle famiglie che nel 2019, 2020 e ’21 faranno un terzo figlio, una concessione gratuita per un periodo almeno ventennale di terreni, accompagnando le politiche agricole e l’orientamento verso questi mestieri.  Non solo, per gli stessi nuclei famigliari, mutui ventennali a tasso 0 per acquistare case in prossimità delle terre medesime. Un ripopolare le aree rurali e rivitalizzare questo immenso patrimonio produttivo e demaniale.

Dulcis in fundo arriviamo al tesoriere della cassa Nazionale, ovvero il Ministro dell’Economia Tria, che senza gli eccessi verbali di cui non è padrone, a modo suo avalla il deficit di stimolo, e l’intervento dello Stato come teorizzava Keynes: La congiuntura italiana vede un rallentamento ed è difficile che la crescita torni ad accelerare in modo naturale.” E a fronte del PIL stagnante da tre trimestri, risponde che si augura: “Un'accelerazione, se riusciamo a dare impulso tramite la politica di bilancio.”

Non siamo all’ascia di guerra, né all’enfasi da campagna elettorale o da politico standard, eppure la rotta è tracciata. Chi in modo tecnico, chi in modo comunicativo, difende la crescita dell’Italia.

 

Di Andrea Lorusso
Twitter @andrewlorusso