Edison, primo semestre con ricavi a 5 miliardi di euro. Ebitda sale a 426 mln - Affaritaliani.it

Economia

Edison, primo semestre con ricavi a 5 miliardi di euro. Ebitda sale a 426 mln

Edison chiude il primo semestre con ricavi a 5 miliardi di euro. L'Ebitda è in forte crescita a 426 milioni di euro, e previsto in aumento a 700 mln nel 2017

Edison, nel primo semestre ricavi a 5 miliardi di euro. L'Ebitda sale a 426 mln

 

Edison chiude il primo semestre con ricavi a 5 miliardi di euro. L'Ebitda è in forte crescita a 426 milioni di euro, e previsto in aumento a 700 mln nel 2017. Il Consiglio di Amministrazione  riunitosi oggi ha esaminato la Relazione Finanziaria Semestrale al 30 giugno 2017 che ha registrato un aumento significativo del Margine Operativo Lordo grazie al buon andamento di tutte le aree di business. L’incremento della domanda e dei prezzi di energia elettrica e gas, insieme al contributo della nuova area dedicata ai servizi energetici e ambientali,   che da aprile 2016 comprende i risultati di Fenice, ha permesso un forte miglioramento della performance industriale della società nel semestre. Edison stima un EBITDA per il 2017 in aumento a circa 700 milioni di Euro, tenuto conto della performance del primo semestre e degli effetti di stagionalità. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre approvato il progetto di fusione per incorporazione in Edison Spa  di Edison Trading Spa, la controllata che opera nell’energy management ottimizzando il parco centrali del gruppo sui mercati grossisti dell’energia. L’operazione risponde a un’esigenza di semplificazione societaria grazie all’integrazione in Edison Spa di tutte le attività della filiera energia elettrica: dall’acquisto del gas per la produzione, alla generazione elettrica e alla sua commercializzazione sui mercati all’ingrosso dell’energia.

 

 

Edison, primo semestre con ricavi a 5 miliardi di euro. Ebitda sale a 426 mln. Le dinamiche di mercato

 

 

Nel primo semestre del 2017 si è verificato un deciso aumento della domanda e dei prezzi di energia elettrica e gas rispetto allo stesso periodo dello scorso anno in conseguenza di due ordini di fenomeni: da  un lato lo scostamento delle temperature dalle medie stagionali nei mesi di gennaio e giugno, dall’altro la minor disponibilità di energia elettrica dall’estero registrata all’inizio dell’anno. Entrambi questi fenomeni hanno determinato l’incremento dei prezzi. In particolare, nel primo semestre dell’anno la domanda italiana di energia elettrica è aumentata dell’1,4% a 154,6 TWh da 152,4 TWh nello stesso periodo del 2016. L’incremento dei consumi prodotto anche da fattori climatici, unitamente al calo delle importazioni nette (-18% a 18,4 TWh), ha sostenuto l’aumento della produzione termoelettrica (+11% a 94,5 TWh) che ha bilanciato la contrazione del settore idroelettrico, dovuta alla scarsa idraulicità del periodo (-14% a 18,5 TWh). Il Prezzo Unico Nazionale (PUN) è cresciuto del 38% a 51,2 Euro per MWh da 37 Euro per MWh del primo semestre 2016, per il maggior ricorso alla generazione termoelettrica accompagnato all’aumento del costo del gas. L’andamento della domanda di energia elettrica ha avuto un impatto significativo sui consumi e sui prezzi del gas. Nel primo semestre dell’anno la domanda di gas è balzata del 9,7% a 39,2 miliardi di metri cubi rispetto allo stesso periodo del 2016 trainata dai maggiori consumi termoelettrici (+21% a 12,3 metri cubi). In crescita anche i consumi per uso industriale (+6% a 9,1 miliardi di metri cubi) e per uso residenziale (+4% a 16,8 miliardi di metri cubi) in conseguenza di temperature più rigide nel mese di gennaio. Questo incremento della domanda si è tradotto in un aumento del prezzo del gas spot, che in Italia si è attestato a 20,4 centesimi per metro cubo con un aumento del 32% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

 

 

Edison, primo semestre con ricavi a 5 miliardi di euro. Ebitda sale a 426 mln. Il trend del prezzo del petrolio

 

 

Positivo anche l’andamento delle quotazioni del petrolio che nel primo semestre si sono attestate su  un valore medio di 52,8 dollari il barile rispetto a 41 dollari il barile nello stesso periodo del 2016, seppur con un trend discendente nel corso dei sei mesi. I prezzi della materia prima sono stati influenzati da fenomeni contrastanti. A favorire il rialzo sono stati gli accordi raggiunti tra i paesi OPEC e altri 10 paesi produttori sui tetti alla produzione, che hanno ridotto la disponibilità della materia prima sul mercato, e l’interruzione non programmata di alcuni campi di estrazione. La maggior produzione statunitense, il deludente avvio della driving season e la definizione di misure inferiori a quelle attese dal mercato nella riunione di maggio tra i paesi OPEC hanno invece smorzato il trend in crescita. In questo scenario Edison ha chiuso il primo semestre dell’anno con ricavi di vendita pari a 4.968 milioni di Euro da 5.468 milioni di Euro nello stesso periodo del 2016. Tale calo è legato in prevalenza ai minori proventi1 da contratti derivati di copertura in relazione alla dinamica dei prezzi, che hanno determinato un impatto soprattutto sulla filiera idrocarburi. I ricavi di questo settore di attività si sono attestati a 2.821 milioni di Euro facendo registrare una contrazione del 9,3% rispetto allo stesso periodo del 2016,  nonostante l’incremento delle vendite. In lieve calo i ricavi della filiera energia elettrica che nel semestre sono diminuiti del 4% a 2.544 milioni di Euro rispetto allo stesso periodo del 2016 a causa di una diminuzione dei volumi venduti per effetto di una diversa ottimizzazione di portafoglio, che ha più che compensato l’aumento dei prezzi medi di vendita e il contributo di Fenice2 per 184 milioni di Euro (94 milioni di Euro nel primo semestre dello scorso anno).

 

 

Edison, primo semestre con ricavi a 5 miliardi di euro. Ebitda sale a 426 mln. L'Ebitda

 

 

Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) è cresciuto del 25,3% attestandosi a 426 milioni di Euro da 340 milioni di Euro nel primo semestre 2016 grazie alla buona performance di tutte le aree di business. In particolare, il Margine Operativo Lordo Adjusted3 della filiera idrocarburi è aumentato significativamente a 347 milioni di Euro  (+33,5% da 260 milioni di Euro registrati nel primo semestre  dello scorso anno) grazie alla ripresa dello scenario petrolifero, che si è tradotta in una maggior redditività dell’attività di esplorazione e produzione di idrocarburi. In crescita anche l’attività di compravendita del gas che contribuisce all’EBITDA Adjusted della filiera per circa i due terzi. Il Margine Operativo Lordo Adjusted3 della filiera energia elettrica ha registrato un progresso del 7,4% a 131 milioni di Euro (122 milioni di Euro nel primo semestre 2016, che includevano una posta positiva non ricorrente legata all’operazione con SEL per gli impianti sul fiume Cellina) beneficiando principalmente dei maggiori margini registrati nella generazione termoelettrica e dell’apporto di Fenice. Il Risultato Operativo (EBIT) è stato positivo per 19 milioni di Euro (21 milioni di Euro nel primo semestre dello scorso anno). Sul risultato ha inciso la variazione del fair value relativo all’attività di hedging delle commodity e dei cambi4 che è stata negativa per 161 milioni di Euro (- 77 milioni di Euro nel primo semestre del 2016). Tale variazione è legata principalmente al realizzarsi dei derivati che per effetto delle strategie di copertura economica a protezione dei margini e delle significative variazioni dei prezzi delle commodity avevano determinato negli anni precedenti, a partire dal 2014, un fair value positivo che necessariamente si riversa nei conti economici degli esercizi successivi.

 

 

Edison, primo semestre con ricavi a 5 miliardi di euro. Ebitda sale a 426 mln. Il Risultato prima delle imposte 

 

 

Il Risultato prima delle imposte è stato negativo per 57 milioni di Euro (-36 milioni di Euro nel primo semestre 2016), in conseguenza delle dinamiche sopra descritte e nonostante il miglioramento del costo del debito che l’anno scorso aveva registrato oneri non ricorrenti. Sul risultato hanno inciso le operazioni di cessione comunicate finora che hanno un impatto negativo pari a 48 milioni di Euro sul primo semestre dell’anno (Adriatic LNG, ITG e Istituto Europeo di Oncologia). Edison ha chiuso il primo semestre dell’anno con una perdita di 140 milioni di Euro (-67 milioni di  Euro nello stesso periodo del 2016) in conseguenza delle dinamiche sopra illustrate. L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2017 è pari a 780 milioni di Euro, in ulteriore miglioramento rispetto a 1.062 milioni rilevati alla fine del 2016, frutto della positiva gestione dell’ attività industriale e del miglioramento del capitale circolante. Con riferimento ai debiti in scadenza nei prossimi 18 mesi, si segnala che nel novembre 2017 scadranno le obbligazioni emesse nel 2010 per complessivi 600 milioni di Euro di valore nominale. Edison sta già considerando i termini e le modalità di rifinanziamento di questa scadenza. Edison stima un EBITDA per il 2017 in aumento a circa 700 milioni di Euro. La capogruppo Edison Spa ha chiuso il primo semestre 2017 con un risultato netto negativo per 145 milioni di Euro (perdita di 20 milioni di Euro nel primo semestre 2016). Sul risultato hanno pesato l’effetto negativo della cessione delle partecipazioni in Adriatic LNG e ITG e la variazione netta di fair value relativo all’attività di hedging delle commodity e dei cambi (- 161 milioni di euro), che è prevista ancora negativa a fine anno. Il Consiglio di Amministrazione ha approvato il progetto di fusione per incorporazione in Edison Spa di Edison Trading Spa (posseduta al 100%). L’operazione risponde a un’esigenza di semplificazione societaria grazie all’integrazione in Edison Spa di tutte le attività della filiera energia elettrica: dall’acquisto del gas per  la produzione, alla generazione elettrica e alla sua commercializzazione sui mercati all’ingrosso dell’energia. La documentazione relativa all’operazione, prevista dalla normativa vigente, sarà messa a disposizione degli azionisti e del pubblico nei luoghi e nei termini regolamentari previsti.