Economia
El Salvador costretto a un passo indietro sui Bitcoin: il Fmi chiede la chiusura del wallet statale
La scelta di dare corso legale alla criptovaluta non ha funzionato. L'economia del Paese è tra quelle con la crescita più bassa nella regione

El Salvador dice addio ai Bitcoin: il Fondo Monetario Internazionale chiede la chiusura del Chivo Wallet per portare avanti il programma di prestiti da 1,4 miliardi di dollari
El Salvador nel 2021 ha scelto di attribuire corso legale ai Bitcoin nonostante il parere contrario della maggioranza della popolazione, che infatti non ha mai adottato la criptovaluta come metodo di pagamento. L'idea del Governo era che i Bitcoin avrebbero reso più economiche le rimesse degli emigrati e avrebbe reso il Paese più attraente per gli investimenti stranieri. Purtroppo il piano è fallito.
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A gennaio lo status di moneta legale è stato revocato su pressione del Fondo Monetario Internazionale, anche alla luce del fatto che El Salvador è una delle economiche con il tasso di crescita più basso nell'area centro americana e che la scelta del governo ha portato uno squilibrio importante nelle casse dello Stato. Ora il Fmi tra le condizioni di erogazione dei prestiti ha anche imposto la chiusura del Chivo Wallet, che dovrà avvenire entro la fine di luglio. Altrimenti El Salvador non potrà accedere al programma di 1,4 miliardi di dollari previsto dal Fmi.
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Il Fmi nel suo rapporto afferma anche che "continueranno gli sforzi per garantire che la quantità totale di Bitcoin detenuta in tutti i portafogli di proprietà del governo rimanga invariata, in linea con gli impegni del programma, confermando al contempo lo smantellamento della partecipazione del settore pubblico al portafoglio Chivo entro la fine di luglio”.