Esodati, silenzio assordante. Ma non diamo i numeri

Di Giovanna Guzzetti
"Patto infranto", "mappa concettuale". Sono locuzioni utilizzate in alto loco (Presidenza del Consiglio e Ministero del Lavoro) quando si affronta il tema, spinoso e potenzialmente destabilizzante, degli esodati. Che oggi, 16 maggio, affrontano con una ampia rappresentanza la commissione Lavoro della Camera non solo per presentare, ancora una volta, le loro istanze ma soprattutto per cercare di capire quali sono le linee guida in termini contenutistici e temporali per la risoluzione di questa emergenza sociale. Che in effetti dovrebbe vedere già 130 mila persone salvaguardate, e con essi le loro famiglie, grazie ai tre provvedimenti presi dal Governo successivamente all'entrata in vigore della riforma Fornero.
Saranno quindi Cesare Damiano, nella sua qualità di presidente della Commissione Lavoro di Montecitorio, e soci a cercare di dover dare una risposta a questo Comitato che, al suo interno, esprime profili diversi nel loro rapporto con l'establishment previdenziale. Tutti però sono accomunati dall'essere divenute vittime di una riforma pensionistica che ha spostato molto in là la riscossione dell'assegno pensionistico, nonostante misure di welfare o sottoscrizione di accordi (singoli o collettivi) finalizzate ad una collocazione a riposo in tempio brevi, o comunque nei tempi previsti dalle norme precedenti.
Intanto il nuovo ministro del Welfare, Enrico Giovannini (nella foto), cerca di rassicurare parlando di flessibilità (per l'età di uscita dal lavoro) e di penalizzazione (dell'ammontare della pensione) senza fornire indicazioni precise sui tempi in cui questa correzione della riforma vedrà la luce. Certo la situazione è tale che chiederebbe un intervento in tempi (ragionevolmente) brevi ma visto il disastro che una riforma veloce (come ha dovuto ammettere in modo lampante anche l'ex ministro Fornero in una intervista a Radio 24) ha prodotto, questa volta - anche perchè è difficile pensare che ci possano essere ulteriori prove d'appello per la materia - i numeri sarà meglio attenderli...anziché darli.