Economia
Evasione, solo una minima parte degli accertamenti viene incassata. Svelato il flop dei controlli, le cifre della Corte dei conti
Lo rileva la Corte dei conti: i versamenti da controlli e ruoli rappresentano una minima parte del totale annuale. Per Irpef e Ires, incassato appena il 3% di quanto accertato

Corte dei conti
Accertamenti fiscali, solo una quota minima viene incassata
I versamenti effettivamente derivati dalle attività di accertamento e controllo costituiscono "una minima parte del totale dei versamenti dell’anno". Il 17,7% viene effettivamente incassato da parte del fisco. Lo rileva la Corte dei conti nel primo volume allegato al Rendiconto generale dello Stato pubblicato a fine giugno scorso.
Facendo un raffronto tra le risultanze dell’attività di riscossione mediante ruoli e quella di accertamento e controllo, si legge nel testo, "emerge che mediamente, per le entrate tributarie, una quota di circa il 18 per cento del valore degli atti è definita mediante il pagamento senza iscrizione a ruolo e che circa il 20 per cento è versato in totale nello stesso anno".
I versamenti effettivamente rivenienti dalle attività di accertamento e controllo e dai ruoli, sottolinea il documento, "costituiscono una minima parte del totale dei versamenti dell’anno." Per l’IVA, l’incidenza è lievemente superiore rispetto all’Ires e ancor più all’Irpef; viceversa, l’indice di riscuotibilità nell’anno di competenza è più elevato per l’Ires e per l’Irpef, ma pur sempre compreso tra l’1,5 e il 3 per cento circa dell’accertato dell’anno.