Fca, disco verde di Intesa ai 6,3 miliardi. Ora la parola a Sace e Governo - Affaritaliani.it

Economia

Fca, disco verde di Intesa ai 6,3 miliardi. Ora la parola a Sace e Governo

Il cda di Intesa Sanpaolo, nella riunione di stamattina, ha dato il via libera a un finanziamento da 6,3 miliardi in favore di Fca Italy. Lo si apprende da fonti finanziarie, che sottolineano come la decisione sia stata presa in considerazione del ruolo fondamentale del finanziamento stesso per la filiera italiana dell'automotive. La delibera del consiglio di Intesa Sanpaolo diventera' efficace all'ottenimento della garanzia pubblica, riconosciuta da Sace, che sara' pari all'80% dell'ammontare, e al completamento dell'iter contrattuale con la societa' italiana del gruppo automobilistico. Ottenuto il parere favorevole di Sace, la garanzia sara' oggetto di un decreto del Mef e sara' pubblicata in Gazzetta Ufficiale una volta approvata dalla Corte dei Conti, cosi' come previsto dal dl Liquidita' dello scorso otto aprile .

Un importante passo avanti, dopo le accese polemiche sul fronte politico degli ultimi giorni, apprezzato dai mercati. Lo stesso esecutivo, come ha spiegato il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, ha posto come condizioni che "si confermino e rafforzino gli investimenti nel nostro Paese, che si mantenga l'occupazione e che non ci siano delocalizzazioni".

Il premier Giuseppe Conte si è mostrato favorevole alla concessione delle garanzie spiegando che, a prescindere dalla sede fiscale del gruppo, gran parte delle sue attività sono in Italia e riguardano lavoratori italiani. Il prestito verrà restituito da Fca entro tre anni. L'azienda ha assicurato che il finanziamento "e' destinato esclusivamente alle attivita' italiane e al sostegno della filiera automotive in Italia, composta da circa 10.000 piccole e medie imprese". L'operazione, quindi, servirà al gruppo presieduto da John Elkann per portare avanti il piano da 5 miliardi di investimenti per gli stabilimenti italiani, per le spese relative al personale e i pagamenti dei fornitori.

Darà quindi anche ossigeno alla filiera auto italiana in grave difficoltà a causa dell'emergenza Coronavirus, dal momento che - ha ricordato nei giorni scorsi l'azienda - sono 5.500 le società che riforniscono il gruppo, con 200.000 dipendenti. Altre 120.000 persone sono impiegate nelle concessionarie e nei servizi di assistenza ai clienti.

"E' disegnato per aiutare l'intero settore auto in Italia, serve a garantire liquidita' in questo periodo", ha spiegato Elkann, nei giorni scorsi, agli azionisti di Exor, la holding della famiglia Agnelli. Il momento per il settore auto e' difficile e da piu' parti continuano ad arrivare richieste di sostegno al settore con un robusto piano di incentivi alla rottamazione, ribadita anche da industriali di Torino e Anfia in una lettera al presidente del Consiglio.

Tra le questioni sollevate da molti esponenti politici nei giorni scorsi, critici sull'opportunita' del prestito, ci sono quella della sede non italiana del gruppo - in Olanda quella legale e a Londra quella fiscale - e il maxi dividendo da 5,5 miliardi previsto dalla fusione con Psa. Intanto, negli stabilimenti di Fca parte l'App anti-Covid: sara' utilizzata dai lavoratori su base volontaria - spiegano i sindacati - e non costituira' in alcun modo strumento di monitoraggio della prestazione lavorativa.