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Economia
Fed, inflazione al 5% inguaia Powell. WSJ:verso un calo degli acquisti di bond

Che significa? I prezzi al consumo negli Usa sono aumentati del 4,2% ad aprile e del 5% a maggio rispetto all'anno precedente e, sempre a maggio, i cosiddetti prezzi core, che escludono le componenti volatili alimentari ed energetiche, sono aumentati del 3,8%, il più grande balzo annuale dal 1992. La Fed insiste nel sostenere che questo aumento dei prezzi dovrebbe allentarsi da solo entro la fine dell'anno. Tuttavia i dati sull'inflazione Usa di giovedì scorso alzano la posta in gioco, perchè secondo alcuni economisti la politica del denaro facile che sta portando avanti la Fed, probabilmente sta esacerbando alcuni degli squilibri che stanno facendo salire i prezzi.

In pratica, come accennava anche Kohn, la Fed da almeno un anno sta alimentando la domanda senza aumentare direttamente l'offerta di lavoratori, o quella di nuove auto o di biglietti aerei. Un rischio chiave, secondo il WSJ, è che gli aumenti dei prezzi diventino cospicui o persistenti, tanto da spingere i consumatori e le imprese ad aspettarsi e ad accettare una maggiore inflazione. Se ciò dovesse accadere, la Fed dovrà probabilmente aumentare i tassi di interesse più di quanto attualmente si aspetta per abbattere tali aspettative.

Insomma, per decenni, la Fed ha fatto affidamento sulle previsioni di inflazione per guidare la sua politica monetaria, sapendo che gli aumenti o i tagli dei tassi di interesse possono richiedere mesi o anni per filtrare attraverso l'economia. Se le previsioni mostravano un'inflazione eccessiva, la Fed inaspriva la sua politica monetaria per attenuare l'aumento dei prezzi. Ma lo scorso agosto, dopo oltre un decennio di inflazione al di sotto dell'obiettivo, la Fed ha scartato quella strategia per adottarne un'altra che desse la priorità a un mercato del lavoro forte.

Con la nuova strategia, se l'economia è al di sotto della piena occupazione, la Fed aspetterà a inasprire la sua politica monetaria, finchè non vedrà le prove di un'inflazione persistentemente al di sopra dell'obiettivo. Ecco, perchè il dibattito sulla durata e sulla transitorietà dell'inflazione negli Usa è così importante e rischia, nei prossimi mesi, di dividere la Fed e di incrementare la volatilità dei mercati. Stesso quadro e pressioni che si trova a fronteggiare dall'altro lato dell'Atlantico la presidente della Bce Christine Lagarde.

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