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Economia
Fisco, Ocse: "Italia quinta per tasse su salari"

L'Italia e' al quinto posto nella classifica Ocse relativa al peso delle tasse sui salari. Il cosiddetto cuneo fiscale in Italia per un single senza figli e' complessivamente al 47,8%. L'Italia e' invece al terzo posto per il cuneo fiscale nel caso di una famiglia monoreddito con due figli (38,6%). La pressione della tassazione ha accennato a un calo nel 2016, ma e' rimasta abbondantemente sopra la media dei Paesi industrializzati, tanto da rendere ancora piu' penalizzante la posizione della Penisola nel confronto internazionale.

A scattare la fotografia della tassazione sul reddito da lavoro e' l'Ocse nello studio annuale 'Taxing Wages' che passa al setaccio il peso di imposte e contributi sui salari nei 35 Paesi membri. Il cuneo fiscale - cioe' la differenza tra il costo del lavoro e lo stipendio netto pagato al dipendente - per il lavoratore 'single' senza figli in Italia era pari al 47,8% lo scorso anno, in calo di 0,08 punti sul 2015, ma sempre molto distante dalla media Ocse che e' del 36% (-0,07 punti).

Per una famiglia monoreddito con due figli, il cuneo risulta del 38,6%, con una riduzione di 0,1 punti, contro una media Ocse del 26,6%. L'Italia e' quinta tra i Paesi avanzati per il peso di tasse e contributi sui lavoratori 'single', mentre era sesta nella graduatoria dello scorso anno ed e' terza nel caso delle famiglie monoreddito, mentre era quinta. La graduatoria nel primo caso e' capeggiata dal Belgio con un cuneo fiscale del 54%, davanti a Germania (49,4%), Ungheria (48,2%) e Francia (48,1%). La Spagna e' quindicesima con il 39,5%, gli Usa 25esimi con 31,7% e precedono Canada e Gran Bretagna (30,8%).

Il fisco piu' leggero con i 'single' e' in Nuova Zelanda (17,9%) e Cile (7%). L'aumento maggiore si e' verificato in Grecia, con +1 punto al 40,2%. In Italia il calo del cuneo fiscale sui 'single' deriva dalla diminuzione dei contributi a carico del datore di lavoro (-0,11 punti), mentre sono saliti di 0,02 punti la tassazione sul reddito e di 0,01 i contributi a carico del lavoratore. Il costo del lavoro complessivo in Italia nel caso di uno stipendio medio e' stimato a 55.609 dollari a parita' di potere d'acquisto l'anno, dai 55.672 del 2015 ed e' il 17esimo tra i Paesi Ocse, dove la media si situa a 50.200 dollari. Il Belgio e' primo con quasi 75mila dollari, davanti a Svizzera (74.500) e Germania (73.700).

La media Ocse si attesta a 50.214 dollari. Per il salario lordo, ovvero quello che si vede in busta paga ed include le imposte e i contributi a carico del lavoratore, l'Italia e' al 19esimo posto con 42.166, poco sotto la media Ocse (43.015 dollari). Le imposte sul reddito (21,6%) e i contributi a carico del lavoratore (9,5%) incidono per il 31,1% sul salario lordo contro il 25,5% medio Ocse. In altre parole in Italia lo stipendio netto medio percepito dal lavoratore e' pari al 68,9% del lordo contro la media Ocse del 74,5% e si traduce in 29.045 dollari (13 dollari in piu' dei 29.032 nel 2015) contro i 31.600 della media Ocse, i 33.900 della Francia e i 37.260 della Germania e sotto anche i 31.664 dollari della Spagna. Senza perdere di vista, poi i 55.609 dollari del costo del lavoro complessivo a carico del datore di lavoro.

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