Governo, il piano Meloni sul Fisco: più la famiglia è numerosa meno tasse paga
In agenda anche la flat tax a 100 mila euro e la tregua con l'Erario con la cancellazione delle mini-cartelle
Governo, il piano Meloni: flat tax e condono sulle mini-cartelle
La neo premier Giorgia Meloni sul Fisco sembra avere già le idee piuttosto chiare. Nel suo discorso di insediamento alla Camera il presidente del Consiglio ha delineato le linee guida. Più la famiglia è numerosa, - si legge sul Messaggero - meno tasse si pagheranno. Meloni lancia anche per l'Italia il «quoziente familiare». Una riforma del fisco che in un Paese come la Francia ha permesso di invertire il calo demografico. Funziona così: si prende il reddito complessivo della famiglia e lo si rapporta al numero dei componenti che la compongono. Più si è dunque, e meno si paga di tasse. La difficoltà di questo tipo di riforma è che è molto costosa.
Il costo del quoziente familiare studiato dai tecnici di Fratelli d'Italia, - prosegue il Messaggero - sarebbe di 6 miliardi di euro. Non a caso Meloni durante il suo discorso alle Camere, ha parlato di una «introduzione graduale». I soldi per finanziare la misura potrebbero arrivare dalla revisione e dalla cancellazione di una serie di bonus. La riforma dell'Irpef non si esaurirà con l'introduzione del quoziente familiare. La flat tax, la tassa piatta, uno dei cavalli di battaglia della campagna elettorale, è sul tavolo. Probabilmente già nella prossima legge di Bilancio, ci sarà l'allargamento del prelievo fisso del 15 per cento alle Partite Iva e ai professionisti che dichiarano fino a 100 mila euro. Confermata anche la cancellazione delle mini-cartelle esattoriali.
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