Economia
Ilva, Arcuri: "Trattativa in stato avanzato.Forte presenza del socio pubblico"
Incontro al Mise fra il ministro Patuanelli, il Ceo di Invitalia Arcuri e i sindacati sullo stato della trattativa fra AMI e il gruppo controllato dal Tesoro
"Siamo in un punto molto avanzato della trattativa con ArcelorMittal, abbiamo una deadline al 30 novembre. Penso che si possa concludere positivamente. Il piano quinquennale elaborato a marzo verrà attuato, con modifiche non rilevanti: decarbonizzazione della produzione, forte investimento nell'implementazione dell'altoforno 5 e dei forni elettrici. Si prevede un investimento importante che il governo primariamente e l'azienda nella sua scissione societaria farebbero per accelerare una progressiva, lenta e inesorabile trasformazione green del gruppo".
Lo ha detto secondo quanto riferiscono alcune fonti ad Affaritaliani.it l'amministratore delegato di Invitalia Domenico Arcuri ai sindacati al Ministero dello Sviluppo durante un incontro con le organizzazioni di rappresentanza dei lavoratori per fare il punto sulla trattativa sul coinvestimento nell'ex Ilva fra lo Stato e il colosso indiano dell'acciao ArcelorMittal.
Arcuri spiega che per Invitalia si prospetta una "partecipazione da subito del socio pubblico, con presenza ancora più rilevante di quanto immaginavamo. La condivisione della governance ci sarà fin dal primo momento in cui il socio pubblico entra a far parte attraverso un apporto del capitale del gruppo".
L'obiettivo è quello di arrivare a regime al rispetto della "fatidica soglia delle 8 milioni di tonnellate di produzione annua e dell'impiego della totalità delle risorse umane coinvolte. Al momento l'azienda produce fra le 3 e le 4 milioni di tonnellate".
Per Arcuri, "l'accordo sindacale è precondizione perchè a fine percorso e cioè entro giugno del 2022 si possa concludere la stagione dell'allocazione ed entrare nella proprietà dell'impianto", serve dunque "un percorso condiviso".
Infine, l'amministratore delegato di Invitalia ha specificato che "la presenza del socio pubblico non sarà solo azionaria, ma condividerà la governance dell'azienda fin dal primo giorno. Ha tre obiettivi fondamentali: l'implementazione del piano verso gli obiettivi stabiliti, la tensione all'innovazione e alla dimesione produttiva e alla tutela dei livelli occupazionali e alla definizione di un piano nazionale dell'acciaio, in cui questo stabilimento deve giocare un ruolo di rilevanza e centralità".
"Non abbiamo ancora firmato l'accordo ma c'è una ragionevole confidenza che questo possa accadere nei tempi previsti" (e cioè il 30 novembre, così come stabilito nell’accordo di modifica del contratto di affitto del 4 marzo 2020), ha concluso Arcuri.
@andreadeugeni