L'inflazione Ue accelera oltre l'8%. Borsa, Milano chiude la seduta a +0,29% - Affaritaliani.it

Economia

L'inflazione Ue accelera oltre l'8%. Borsa, Milano chiude la seduta a +0,29%

Non si registrava un livello così alto dal 1986

ISTAT, l' Inflazione europea accelera  oltre l'8,0%

A giugno l'inflazione europea accelera di nuovo salendo a un livello (oltre l’8,0%) che non si registrava da gennaio 1986 (quando fu pari a +8,2%).  E' il commento dell'Istat ai dati provvisori di giugno sui prezzi al consumo diffusi oggi dall'Istituto.

"Le tensioni inflazionistiche continuano a propagarsi dai Beni energetici agli altri comparti merceologici, nell'ambito sia dei beni sia dei servizi. Pertanto, i prezzi al consumo al netto degli energetici e degli alimentari freschi (componente di fondo; +3,8%) e al netto dei soli beni energetici (+4,2%) registrano aumenti che non si vedevano rispettivamente da agosto 1996 e da giugno 1996" afferma l'Istat. "Al contempo, l'accelerazione dei prezzi degli Alimentari, lavorati e non, spingono ancora più in alto la crescita di quelli del cosiddetto 'carrello della spesa' (+8,3%, mai così alta da gennaio 1986, quando fu +8,6%)" aggiunge l'Istat.

Borsa: l'inflazione da record non spaventa 

L'inflazione europea raggiunge livelli da record (oltre l'8% a giugno) ma questo sembra non spaventare (troppo) Piazza Affari. Milano ha chiuso positiva una seduta fortemente volatile, con l'attenzione degli investitori che ha continuato a rimanere puntata sulla stretta monetaria avviata dalle banche centrali per contrastare l'inflazione e i conseguenti rischi di recessione.

Il Ftse Mib, aiutato dal calo dello spread e dei rendimenti dei titoli di Stato, ha terminato la giornata in rialzo dello 0,29% a 21.354 punti.

Il clima di generale incertezza ha favorito gli acquisti sui titoli dei comparti difensivi. Tra i sanitari, Recordati ha guadagnato il 3,69% e Amplifon il 3,90%. Bene anche le utilities, con A2a in crescita del 2,31%, Hera dell'1,88%, Enel dell'1,78% e Terna dell'1,76%.

Forte interesse per Tim, protagonista di un balzo del 2,96%. Bene Leonardo che e' salita dell'1,90% dopo essersi aggiudicata una maxi-commessa per 32 elicotteri in Polonia. Le banche hanno invece pagato dazio al timore che la vigilanza della Bce possa chiedere maggiore prudenza su dividendi e buyback per far fronte al peggioramento del quadro economico. Bper ha perso il 3,09% e Banco Bpm il 2,36%. Venduta Stm, che ha lasciato sul terreno il 2,94% dopo l'allarme sulle prospettive lanciato da Micron.

Clima "cauto" sugli altri listini europei: la Borsa di Madrid ha chiuso  in aumento dello 0,5%, con Francoforte positiva dello 0,2% e Parigi dello 0,1%. Londra ha concluso sulla parità, con Amsterdam in calo di mezzo punto percentuale.