Economia
Ita, avanti con Certares. Ma la trattativa si complica per il nodo carburante

Positivo anche il riscontro con Malpensa, che dovrebbe diventare l'aeroporto cargo di riferimento
Ita: prosegue la trattativa con Certares ma c’è lo scoglio carburante
La trattativa per la cessione di Ita al fondo Certares prosegue spedita. Secondo fonti vicine al dossier, infatti, ci sono diversi motivi per essere positivi e per sperare in una rapida soluzione della vicenda. D’altronde, la settimana scorsa il responsabile economico di Fratelli d’Italia, Maurizio Leo, aveva confermato ad Affaritaliani.it che anche il centro-destra sembra ormai dare per assodato l’esito della trattativa con Ita che dovrebbe passare agli americani. Eppure, rimane qualche cautela. Intanto, perché ogni giorno che passa senza che si chiuda l’accordo rappresenta un possibile “assist” per un ritorno dell’esecutivo che sarà all’interno della trattativa.
Ci sono però alcuni ostacoli che si stanno addensando. Il primo è rappresentato dal nodo carburante. All’interno della trattativa, infatti, sarà fondamentale capire chi sarà il fornitore della benzina per gli aerei. Qualcuno vorrebbe indicare Delta, qualcun altro chiede di verificare il mercato in cerca di possibili sinergie più vantaggiose. Non si sa. Certo è che questo potrebbe essere un primo ostacolo da superare. Il secondo nodo riguarda proprio l’atteggiamento della stessa Ita, poiché nei giorni scorsi è arrivata la richiesta dal Mef di maggiore disponibilità. Voci vicine al dossier raccontano di un’ex-Alitalia che ha comunque mostrato di voler essere molto collaborativa.
In tutto ciò, comunque, si registrano importanti passi avanti. Tanto per cominciare già venerdì si sono tenuti degli incontri tra i vertici di Certares e quelli di Aeroporti di Roma, in particolare nella figura di Marco Troncone, amministratore delegato della società che gestisce Fiumicino. Secondo il ceo, sono state comunicate intenzioni strategiche “centrate e ben rispondenti al potenziale di sviluppo di Ita”. Certares, d’altronde, ha confermato la centralità dell’aeroporto romano nelle strategie di network. Gli americani sono convinti dell’elevato potenziale di crescita futura sia dei flussi da e per Roma, sia dei flussi in interconnessione attraverso la Capitale, anche grazie allo sviluppo dell’infrastruttura che farebbe di Fiumicino la terza “gamba” europea dopo Parigi e Amsterdam. Obiettivo: potenziare le rotte verso Africa, Nord e Sud America. Dal canto suo, Adr auspica una rapida soluzione della trattativa in modo da prepararsi al meglio in vista della stagione estiva 2023.
Si tratta del primo incontro. Non ne sono stati fissati altri ma rimane ancora ottimismo. Anche sul fronte di Malpensa, che dovrebbe essere l’aeroporto di riferimento per il cargo, contando anche sulle sinergie con la Francia. Quello che è certo è che Certares sta lavorando alacremente per raggiungere entro la fine del mese la definizione dell’accordo. Certo, però: se dovessero arrivare nuove proroghe è possibile che l’intera partita debba essere ridiscussa.