Economia
Leonardo, Covid impatta sulla cassa. Target a rischio nel trimestre. Titolo ko

Tonfo di Leonardo a Piazza Affari, titolo che ha registrato la performance peggiore tra le blue chip del Ftse Mib dopo i risultati del terzo trimestre. A fine seduta il colosso della difesa guidato da Alessandro Profumo ha perso il 7,23% a 4,34 euro per azione. Nel dettaglio, nei primi 9 mesi dell'anno la società ha riportato ricavi per 9,03 miliardi euro, in calo dell'1,2% rispetto allo spetto periodo del 2019. Tuttavia, nel trimestre l'azienda ha riportato un consumo del free operating cash flow (Focf) pari a 707 milioni euro, ben al di sopra del consenso del mercato.
I conti sono stati "migliori delle attese a livello operativo, mentre il free cash flow e' stato peggiore" del previsto, commentano gli analisti di Equita Sim, sottolineando la conferma della guidance 2020 a tutti livelli, in linea con le stime del consenso. Secondo gli esperti, gli obiettivi operativi "sono fattibili nonostante i lockdown in Europa".
Tuttavia, il free cash flow "richiede un'extra performance nel quarto trimestre (2,6 miliardi contro la media degli ultimi 5 anni di 1,5 miliardi)", spiega infine Equita, secondo cui tale performance e' "sfidante per il rischio di qualche ritardo negli incassi". In ogni caso, "si tratterebbe solo di uno slittamento al primo trimestre 2021, quindi senza alcun impatto significativo sulla struttura finanziaria, uno scenario ampiamente scontato nel prezzo attuale", concludono gli analisti, che confermano il rating buy e il prezzo obiettivo a 9,2 euro sul titolo.
A detta degli analisti di Intesa Sanpaolo, "pur risultando al di sopra delle nostre attese e del consenso a livello operativo e di ordini, i dati del terzo trimestre sono stati caratterizzati da un consumo di free operating cash flow (Focf) più forte del previsto, cosa che rende l'obiettivo di un Focf neutrale entro fine anno sfidante, secondo noi". Gli esperti infatti si aspettano che il consenso abbasserà le stime su questo fronte per l'anno in corso e per i due successivi.
Il rating sul titolo resta buy per via "dei livelli molto depressi dell'azione", ma "in attesa di una revisione delle stime poniamo il target price in revisione", concludono gli esperti. Giudizio confermato anche da Mediobanca Securities. Per quanto riguarda il flusso di cassa, gli esperti sottolineano che ci sia "molto lavoro da fare", poichè il gruppo ha bisogno di 2,6 miliardi euro per raggiungere l'obiettivo di indebitamento netto 2020 di 3,3 miliardi di euro: questo rappresenterebbe il free operating cash flow trimestrale piu' elevato mai registrato.
Il management ha ribadito tuttavia che tale risultato è ancora a portata di mano, poichè il programma EFA Kuwait sta procedendo bene. Sul versante positivo, inoltre, il gruppo ha evidenziato "la resilienza della spesa militare, e ora si aspetta che entro fine anno si concretizzino ordini per circa 4,5 miliardi di euro", segnalano gli esperti, secondo cui ciò dovrebbe anche supportare il capitale circolante nel quarto trimestre 2020.
Nel complesso, la societa' "ha riportato una serie di risultati positivi, che hanno indicato un significativo recupero della redditivita'", escludendo l'impatto del Covid-19, commentano gli analisti, che hanno confermato il rating outperform con target price a 10 euro sul titolo, poiche' non vedono " la necessita' di modificare la stima del debito netto 2020 a 3,3 miliardi di euro". Banca Akros, da parte sua, ha tagliato il prezzo obiettivo del titolo da 8,5 a 6,5 euro, confermando il rating buy. Secondo gli analisti, "il tema centrale e' chiaramente il free operating cash flow (-2,6 mld euro da inizio anno) e i rischi associati alla guidance".
Il Covid-19 infatti ha ritardato diverse tappe fondamentali di alcuni importati contratti militari e istituzionali e i relativi incassi, segnalano gli esperti, sottolineando che la societa' ha affermato di avere "un piano d'azione dettagliato volto a raggiungere l'obiettivo di free operating cash flow". Tuttavia, allo stesso tempo l'azienda ha avvertito che la concentrazione delle attivita' e della tempistica degli incassi negli ultimi 2 mesi dell'anno potrebbero essere influenzati da rallentamenti legati ad ulteriori restrizioni dovute al Covid-19.
Raggiungere la guidance 2020 sul free cash flow sara' "molto difficile per Leonardo, ma il prezzo delle azioni sembra scontare tale scenario", conclude Akros. Prezzo obiettivo ridotto, infine, anche da Kepler Cheuvreux: il Tp passa da 7,3 a 7 euro, mentre la raccomandazione viene confermata a buy. I conti dei primi nove mesi dell'anno, notano gli esperti, "sono stati solidi su tutti i fronti, ad eccezione del free cash flow", che pero' per gli analisti restera' il driver principale per il titolo.