Economia
Made in Italy, Mino Dinoi (AEPI) ad Affari: "Senza formazione adeguata, le microimprese faticano a guardare ai mercati esteri"
Il presidente della Confederazione AEPI, Mino Dinoi, e il Vicepresidente Celestino Bottoni, illustrano ad Affaritaliani.it le principali sfide delle imprese e le priorità strategiche più urgenti

Mino Dinoi (AEPI): “Serve un potenziamento urgente delle competenze nelle microimprese”
“Bisogna creare le condizioni affinché l’eccellenza del Made in Italy presente nel nostro Paese possa trovare sbocchi concreti, attraverso iniziative e azioni che valorizzino soprattutto l’export e l’internazionalizzazione”. Così, Mino Dinoi, Presidente Confederazione AEPI, intervistato da Affaritaliani.it a margine dell'evento svoltosi oggi presso il Ministero delle imprese e del Made in Italy, ha illustrato le priorità strategiche di AEPI (Associazioni Europee di Professionisti e Imprese) per il prossimo anno al fine di rafforzare il tessuto imprenditoriale italiano.
“È necessario un potenziamento delle competenze all’interno delle microimprese, che spesso affrontano difficoltà legate alla mancanza di personale adeguatamente formato”, ha aggiunto, sottolineando l’importanza di lavorare su tre parametri chiari, quali “informazione, formazione, e competenza” al fine di fornire a imprenditori e professionisti italiani strumenti concreti ed utili per costruire una solida e strategica interazione con i mercati esteri, soprattutto in un momento di grande difficoltà e di “disordine internazionale” come quello attuale. Ed è, quindi, responsabilità della Confederazione AEPI, aggiunge Mino Dinoi, “prendere per mano i propri associati ed accompagnarli in questa nuova fase economica”.
Sul tema, invece, del “Concordato Preventivo Biennale”, il Presidente Confederazione AEPI ha aggiunto ai nostri microfoni che si tratta “sicuramente di uno strumento utile”, seppur sia necessario “rivederlo e potenziarlo in virtù di alcune difficoltà pratiche che si sono riscontrate”. “L’iniziativa, comunque, è da applaudire perché rappresenta un aiuto concreto per l’imprenditore”, continua Dinoi, “che molto spesso viene visto erroneamente come colui che vuole evadere, quando in realtà si ritrova spesso ad aver bisogno di grandi aiuti per uscire da situazioni difficili”. Ed è per questo motivo che “il concordato preventivo biennale si configura come uno strumento fondamentale”.
Successivamente, durante l’evento di oggi al MIMIT, Affaritaliani.it ha anche avuto modo di intervistare Celestino Bottoni, Vicepresidente AEPI e Coordinatore AEPI Professioni, che ha illustrato alcune delle principali difficoltà che i professionisti italiani affrontano quotidianamente, tra cui la mancanza di semplificazione e la scarsa stabilità delle regole: “I professionisti e le imprese si trovano spesso a dover rincorrere norme che cambiano di continuo. È necessaria una normativa chiara e stabile nel tempo. La continua modifica delle regole comporta disservizi, un aumento dei costi e poca attrattività nei confronti degli investitori esteri”, impauriti da questo ‘modus operandi italiano' in continua accelerazione.
E infine, sul tema della crisi d’impresa, un invito, quello di Bottoni, a non concentrarsi sulla crisi stessa, ma sulla costruzione di un mercato nuovo e diverso: “Dobbiamo cambiare il nostro modo di pensare e di agire, lavorare per far crescere il mercato. L’obiettivo non dovrebbe essere quello di arrivare alla crisi per poi gestirla, ma piuttosto superarla con più lavoro e concretezza”. Come fare ciò? Bottoni ribadisce l’urgente necessità di ripartire dalle piccole imprese e dai giovani, che rappresentano le fondamenta dell’economia italiana e le “radici del nostro sistema produttivo”.