Economia
Manovra da 18mld ufficiale: 5 mld per la Sanità, rottamazione cartelle, Irpef al 33% e sgravi alle mamme
Pensioni, niente proroga di quota 103: accordo sui tre mesi di anzianità in più

Giorgia Meloni e Giancarlo Giorgetti
Manovra, i 137 articoli e l'accordo su pensioni e Irpef. Tutti i dettagli e il testo ufficiale
Il governo Meloni ha definito gli ultimi dettagli relativi alla manovra da 18 miliardi, non c’è ancora un testo definitivo, ma solo una bozza di 137 articoli sulla quale si sta ancora lavorando per far quadrare i conti. Sulle pensioni, è stato messo nero su bianco il compromesso raggiunto in maggioranza sull’adeguamento dell’età pensionabile alla speranza di vita, che non sarà più di tre mesi dal 2027, ma avverrà gradualmente: un mese nel ‘27 e al due nel 2028, quando - riporta Il Corriere della Sera - per andare in pensione di vecchiaia serviranno 67 anni e tre mesi mentre per la pensione anticipata ci vorranno 43 anni e un mese di contributi (un anno in meno per le donne).
Leggi anche: Manovra, su Affaritaliani il testo integrale. Tasse, rottamazione, pensioni, banche... Tutti i dettagli, leggi qui
Nuovi fondi in arrivo per la Sanità. Per i prossimi due anni il governo ha quindi deciso di stanziare più di 5 miliardi. Di questi, 100 milioni all’anno saranno destinati "al finanziamento delle spese per Alzheimer e altre patologie di demenza senile". Le risorse in più serviranno a coprire le spese per assunzioni (si parla di mille dirigenti sanitari e seimila infermieri) e per aumentare le indennità del personale.
Confermato il taglio dell’Irpef per i redditi tra i 28 e i 50 mila euro dal 35 al 33%. Il beneficio massimo di 440 euro si raggiunge a 50 mila euro e si spalmerà, per effetto dei meccanismi di applicazione dell’imposta, anche sui redditi successivi fino a 200 mila euro. Per il 2026 arriva la detassazione di straordinari, festivi e lavoro notturno per i dipendenti con redditi fino a 40 mila euro.
Confermata la rottamazione delle cartelle esattoriali che consentirà la sanatoria dei carichi affidati agli agenti della riscossione dal primo gennaio 2020 al 31 dicembre 2023 per i mancati versamenti delle imposte o dei contributi previdenziali, con esclusione delle cartelle emesse a seguito di accertamento. Si potrà pagare in un’unica soluzione entro il 31 luglio del prossimo anno, oppure in 54 rate bimestrali di pari importo: la prima rata a luglio 2026, l’ultima il 31 maggio 2035.