Economia
Martino Midali la femminilità contro i pregiudizi














Una donna. Cento, mille donne. Infinite. Tutte diverse e tutte reali, capaci di indirizzare il racconto della femminilità contemporanea firmato Martino Midali.
Un percorso creativo puntato all’esplorazione di un’estetica libera, rivoluzionaria e coerente con quei valori di inclusività e di espressione di sé oltre gli stereotipi che ha reso lo stilista -e il suo brand- il cantore della moda democratica e versatile. Interpreti della collezione SS24 sulla passerella di Palazzo Isimbardi, accanto alle modelle, sei donne comuni a conferma, una volta di più, dello stile di Midali. Una visione felice che prosegue, lontana dalle omologazioni, pensata per una fisicità mai uguale a sé stessa e, per questo, sempre più autentica nell’esprimere liberamente la sua essenza e nel viverla con quello che indossa.
È la libertà di essere se stesse che guida la mano di Martino Midali nel tratteggiare una proposta che, come una storia, accompagna chi la sceglie grazie a codici stilistici costruiti sulla persona e rispettosi di una vestibilità perfetta da cui non è mai disgiunto il comfort. Mattatore della collezione il plissé che accoglie le sollecitazioni del brand sperimentando, con successo, il quotidiano. La texture, infatti, esce dagli schemi e diventa la materia prediletta per capi di un daily wear sofisticato ma pratico, versatile e slegato dal concetto di occasione.
Via libera a morbidi abiti, che giocano con le maniche, con le sovrapposizioni, con le lunghezze; accanto le agili jumpsuit, capo chiave del guardaroba, e i completi due pezzi, veloci e trasversali, con il loro carosello di bluse tutte diverse e spesso completate da un cappuccio. La passione per i capispalla, lunghi e avvolgenti, si incontra con quella per le righe -di pantaloni, di blazer ampi, di giacche over- mentre c’è spazio per l’inedito con i bermuda slegati dal mood casual –che lascia tracce nel modello con tasche applicate– per acquistare un coté più elegante, con la complicità dello shantung di seta e della long jacket abbinata.
Estetica minimal, culto della sovrapposizione, tagli obliqui e silhouette destrutturate –ma con l’anima- si accompagnano a una palette di bianco latte, di marrone, di rosso corallo, di blu e di verde acido per un’immersione nel mondo di Martino Midali, completata dalla Princess Bag, l’iconica borsa dorata del brand.
Ambra Pintore ha aperto la sfilata con parole e suoni andando oltre il pregiudizio, in nome di una libertà, sempre quella, di essere, di fare, di vivere.
Servizio realizzato da Nick Zonna