Economia
Mediobanca, Del Vecchio pensa al 30%. Nuovo blitz di Caltagirone in Generali


IPA

Possibile nuova richiesta alla Bce. La governance di Piazzetta Cuccia è in evoluzione, le grandi manovre non riguardano solo Generali
Mediobanca, Del Vecchio valuta di oltrepassare il 20% del capitale
Una mossa che va dritta al cuore della Galassia finanziaria del Nord Mediobanca-Assicurazioni Generali. Il patron di Delfin Leonardo Del Vecchio starebbe valutando l'ulteriore crescita nel capitale di Piazzetta Cuccia superando la soglia del 20% del capitale.
Lo scrive Milano Finanza, secondo cui ancora nessuna decisione è stata presa, ma il piano c'è e gli approfondimenti dell'imprenditore del colosso Essilux e del proprio team (sul dossier il Ceo di Delfin Romolo Bardin anche consigliere delle Assicurazioni Generali e il presidente del Corporate and Investment Banking Emea di JP Morgan Vittorio Grilli) sarebbero in corso.
Tanto più che la mossa sarebbe impegnativa, visto che per superare ulteriormente la soglia servirebbe un nuovo ok della Vigilanza della Bce dopo quello incassato nell'estate del 2020 per oltrepassare il 10%. Le manovre non riguardano quindi solo Generali, con il consiglio di amministrazione in scadenza nella prossima primavera, ma a muoversi è tutta la Galassia del Nord, che sta attraversando una fase di grande cambiamento e dove, in particolare nella compagnia assicurativa triestina, sta andando in scena uno scontro quasi senza precedenti fra i pattisti, fra cui lo stesso Del Vecchio, Francesco Caltagirone e la Fondazione Crt e il Ceo di Mediobanca Alberto Nagel.
Se nell'assemblea 2020, la holding ha appoggiato la lista di Assogestioni come un normale fondo di investimento, nell'assise dello scorso 28 ottobre ha votato a favore di quasi tutti i punti all'ordine del giorno bocciando solo quello sulle politiche di remunerazione. Si vedrà se questa linea sarà confermata anche nei prossimi mesi o se, complice il possibile incremento della quota, vi saranno cambiamenti di rotta.
Superando la soglia del 20% Delfin diventerebbe conglomerato bancario e dismetterebbe le vesti di puro investitore finanziario, non interessato cioè alla governance, mettendo invece quelle di socio che mira al controllo, con l'obiettivo di influire profondamente in futuro sugli assetti futuri del governo societario. Il motivo? Secondo gli esegeti delle partita, proporre un cambio alla guida di Piazzetta Cuccia nel 2023 per archiviare la storia presa sulle Generali.
In arrivo la risposta della Consob ai quesiti di Caltagirone su Assicurazioni Generali
Intanto, è in arrivo il responso della Consob sui quesiti presentati da Caltagirone sulla lista del consiglio del Leone e sul prestito titoli di Mediobanca. Dalla Commissione presieduta da Paolo Savona, conclude il quotidiano del gruppo Class, potrebbe arrivare un responso di sistema valido per tutte le società che hanno adottato le liste del board uscente.
Caltagirone compra ancora e sale al 7,257% del Leone
Nel frattempo dopo gli ultimi acquisti effettuati fra il 12 e il 15 novembre, l'imprenditore capitolino ha messo a segno un nuovo blitz nel capitale delle Generali. Attraverso la holding Fincal, il patron del Messaggero ha comprato complessivamente 3,65 milioni di titoli (lo 0,23% del capitale) tra il 16 e il 17 novembre, salendo al 7,257% del Leone. In questo modo il patto di consultazione si porta al 14,04%.
La reazione della borsa
In una Piazza Affari negativa a metà seduta, il titolo Mediobanca viaggia in controtendenza in territorio ampiamente positivo, portando a casa un rialzo dello 0,33% a 10,645 euro. Deboli invece le azioni Generali, nonostante lo shopping continuo di Caltagirone. I titoli cedono lo 0,4%, portandosi a 18,69 euro. Il mercato si interroga sui progetti che hanno in mente Del Vecchio e Caltagirone sia per il gruppo triestino sia per il suo primo socio.
Fra i broke,r Equita raccomanda un Hold su Generali, individuando un target di prezzo a 19,5 euro. Gli esperti della sim consigliano invece di acquistare le azioni di Piazzetta Cuccia, per le quali hanno individuato un target di prezzo a 12,3 euro. "L'eventuale decisione di Del Vecchio di rafforzarsi ulteriormente nel capitale di Mediobanca aumenta l'appeal speculativo sul titolo, su cui restiamo positivi sulla base di fondamentali molto solidi", hanno spiegato.