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Economia
Mps, "Viola e Profumo consapevoli dell'erronea contabilizzazione dei derivati"

I due top manager ricostruiscono quindi la vicenda: "Nel 2012, su invito della Banca d'Italia, abbiamo assunto l'incarico di presidente (Profumo) e di amministratore delegato (Viola) del Monte dei Paschi di Siena. Il quadro macroeconomico era difficilissimo, per la crisi del rischio Italia, e la situazione della banca disperata. Quindi e' stata una scelta fatta per spirito di servizio e non certo per convenienza personale. In particolare, Profumo ha rinunciato al compenso per il suo incarico di presidente. In tale contesto, abbiamo garantito la sopravvivenza di Montepaschi, agendo lungo quattro direttrici: drastico taglio dei costi; riduzione del profilo di rischio, perseguita attraverso la pulizia del portafoglio crediti e la chiusura anticipata delle operazioni Alexandria e Santorini; completo rinnovamento manageriale; raccolta di capitale dal mercato per 8 miliardi, che hanno consentito anche di rimborsare i Tremonti bond e i Monti bond. Vorremmo soffermarci ora sulle famigerate Alexandria e Santorini, il cui danno prodotto alla banca abbiamo fatto venire alla luce noi, non altri. Come e' noto, la condanna a 6 anni discende dalla nostra scelta di adottare, per le due operazioni, il criterio di contabilizzazione a saldi aperti. Cio' in continuita' con le precedenti modalita' di contabilizzazione e d'intesa con le autorita' di vigilanza e controllo", proseguono i banchieri.

"Appena il caso di ricordare che una pena tanto severa mette di fatto sullo stesso piano noi, ovvero chi ha adottato un criterio contabile oggi in discussione ma non allora, e coloro che hanno distrutto quello che era il terzo gruppo bancario italiano, condannati a poco piu' di 7 anni. quindi necessario, oggi, ripristinare alcune verita' incontrovertibili. Non siamo stati noi a creare il 'marcio' nel Montepaschi. Noi quel marcio l'abbiamo tirato fuori, scoprendo il mandate agreement" segreto che regolava i rapporti tra Mps e Nomura".

"Non abbiamo avuto alcuna esitazione o timidezza - proseguono Viola e Profumo - nel denunciare i fatti, seppur preoccupati per le sorti di una banca sull'orlo dell'abisso. Il criterio della trasparenza e' stato la stella polare del nostro comportamento nei confronti delle autorita' preposte, degli azionisti, del mercato. Siamo stati noi a far emergere l'entita' del buco di Alexandria e Santorini (730 milioni), ancora noi a fare il restatement dei bilanci degli esercizi precedenti. Allo stesso modo, nell'adozione del criterio 'a saldi aperti', ci siamo avvalsi del supporto di esperti, di societa' di revisione e del costante rapporto con le autorita'. Fin dal bilancio 2012, in una lunga nota integrativa, abbiamo dato conto dello scenario alternativo. E l'abbiamo subito adottato quando, nel 2015, la Consob - solo sulla base di nuovi elementi emersi dalle indagini della Procura di Milano - ha cambiato orientamento a favore di questo secondo criterio. La differenza tra i due criteri, come avevamo spiegato, e' irrilevante da un punto di vista economico-finanziario".

"Questo il mercato - aggiungono ancora - l'ha capito benissimo: quando la modifica del criterio e' stata resa nota il prezzo di Borsa del titolo Mps non ha avuto reazioni significative. Ne' reazioni ci sono state da parte degli azionisti, con l'eccezione di Giuseppe Bivona, il finanziere che da tempo conduce una battaglia giudiziaria contro di noi, dopo essere stato una delle controparti della banca senese negli anni della malagestio. Proprio perche' nulla abbiamo da rimproverarci, non siamo rimasti sorpresi quando la Procura della Repubblica di Milano, al termine delle indagini, aveva chiesto l'archiviazione della nostra vicenda. Ne' quando, a seguito di imputazione coatta, aveva richiesto il non luogo a procedere. E neppure quando, al termine del successivo dibattimento, la stessa pubblica accusa aveva chiesto l'assoluzione nei nostri confronti", concludono. La battaglia tribunalizia - avvertono - proseguira' perche' "la reputazione professionale non puo' essere macchiata da questa pagina".

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