Bonduelle Italia: un esempio concreto di sostenibilità e innovazione
Grazianetti (Bonduelle Italia): "Negli ultimi 3 anni abbiamo ridotto del 12% i consumi di energia e del 13% le emissioni di CO2"
Bonduelle Italia è la prima B Corp del Gruppo in Europa: un percorso orientato verso sostenibilità, innovazione e responsabilità sociale
Bonduelle Italia, azienda leader nel settore vegetale fresco, surgelato e ambient, ha di recente preso parte alla fiera Ecomondo, che si è svolta a Rimini a inizio novembre dedicando talk ed eventi al cruciale tema della transizione energetica. A maggio di quest’anno l’azienda ha raggiunto un importante traguardo diventando la prima società del Gruppo Bonduelle in Europa a ottenere la certificazione B Corp™, riconoscimento che attesta l'impegno verso gli standard più elevati di performance sociale e ambientale, consolidando un percorso guidato da trasparenza e responsabilità. Essere una B Corp implica per Bonduelle Italia l'impegno costante nel misurare e considerare attentamente le proprie performance ambientali e sociali, con l'obiettivo di creare valore condiviso.
“Diventare B Corp è l’apice di un percorso iniziato molto tempo fa e profondamente radicato nei nostri valori aziendali. Allo stesso tempo, rappresenta un punto di partenza verso nuovi impegni e progetti, per continuare a migliorare il nostro impatto positivo. Con questa nuova responsabilità, abbiamo l’obiettivo di intraprendere nuove e virtuose iniziative per contribuire alla creazione de ‘Il mondo che ci piace’”, ha dichiarato Stefania Grazianetti, Direttore Qualità di Bonduelle Italia.
Bonduelle Italia non pone solo l'ambiente al centro delle sue attività, ma investe da sempre anche nella coltivazione dei talenti e nel coinvolgimento dei collaboratori nella vita aziendale. Nel 2022, l'azienda ha promosso 10 iniziative civiche a cui il 27% della popolazione aziendale ha partecipato durante l'orario di lavoro, donando un totale di 731 ore a progetti di valore.
Guardando al futuro, il Gruppo Bonduelle fissa obiettivi ambiziosi, come la riduzione del 38% delle emissioni di gas serra dirette e indirette entro il 2035 e l'abbandono completo dell'utilizzo di plastica di origine fossile vergine entro il 2030. Inoltre, l'azienda si impegna a sensibilizzare gli agricoltori collaboratori verso colture più sostenibili, puntando a coinvolgere l'80% dei fornitori nell'agricoltura rigenerativa entro 7 anni e garantendo il 100% della superficie coltivata con un piano di protezione per gli insetti impollinatori.
L’intervista di affaritaliani.it a Stefania Grazianetti, Direttore Qualità di Bonduelle Italia
La recente certificazione B Corp ottenuta da Bonduelle rappresenta un importante riconoscimento del vostro impegno per la sostenibilità. In che modo questo influenza la vostra strategia aziendale e gli obiettivi futuri in termini di sostenibilità?
Il recente ottenimento della certificazione B Corp rafforza la strategia aziendale di Bonduelle per la sostenibilità e pone le basi per futuri sviluppi e ulteriori miglioramenti. Il traguardo ha coronato il nostro impegno per generare un impatto positivo su pianeta, persone e territori e prospetta la continuazione di un percorso fondato su trasparenza e responsabilità: essere B Corp significa infatti impegnarsi a misurare e considerare le proprie performance ambientali e sociali con attenzione, con l’obiettivo di creare valore condiviso, in un’ottica di costante miglioramento.
La riduzione dei consumi è un obiettivo chiave per Bonduelle Italia. Potrebbe condividere alcuni esempi di iniziative e/o strategie specifiche che avete adottato per ridurre i consumi, sia a livello di produzione che di catena del valore?
Abbiamo lavorato per migliorare il nostro impatto ambientale: negli ultimi tre anni abbiamo ridotto del 12% i consumi di energia e del 13% le emissioni di CO 2 dei nostri stabilimenti. Non solo, entro il 2035, Bonduelle si impegna a ridurre del 38% le emissioni di gas serra dirette e indirette e del 30% le emissioni di gas serra indirette derivanti dalle attività a monte e a valle dell’azienda. Da molti anni lavoriamo con un Sistema di Gestione Energia certificato ISO 50001 che ci ha permesso di introdurre molte attività di efficientamento quali ad esempio, l’installazione di motori ad alta efficienza, l’ottimizzazione delle produzioni di freddo e dei consumi di aria compressa, installazione LED e sensori di presenza. Il tutto accompagnato da attività di formazione per il coinvolgimento delle persone per un uso corretto delle macchine.
Inoltre, negli ultimi tre anni, abbiamo ridotto del 15% il nostro consumo d’acqua e ci impegniamo a proteggere le fonti idriche, il suolo e la biodiversità attraverso la collaborazione con i nostri partner agricoli. Infine, abbiamo migliorato la gestione dei rifiuti, valorizzando il 100% del rifiuto organico attraverso il biodigestore. Per quanto riguarda il packaging, il 100% delle nostre confezioni è già riciclabile. Negli ultimi tre anni abbiamo ridotto del 7% la quantità di materiali di origine fossile utilizzata per le confezioni dei nostri prodotti, ed entro il 2030 intendiamo abbandonare l’uso di plastica di origine fossile vergine. Sempre negli ultimi tre anni, abbiamo incrementato il contenuto di materiale riciclato nei packaging dei prodotti freschi, passando dal 12% al 20%.
Bonduelle Italia ha l’obiettivo ambizioso di coinvolgere l’80% dei suoi agricoltori in pratiche di agricoltura rigenerativa entro il 2030. Come state lavorando per raggiungere questo obiettivo e quali benefici comporta per l’azienda e per i lavoratori coinvolti?
L’agricoltura rigenerativa rappresenta uno dei principali obiettivi che Bonduelle intende raggiungere entro il 2030. Le pratiche di agricoltura rigenerativa vengono adottate per conservare la ricchezza del terreno e ripristinare la salute del suolo, proteggere la biodiversità ed evitare lo spreco di risorse naturali, utilizzando principi agronomici. Tutti gli agricoltori partner di Bonduelle stanno lavorando per attuare e adattare queste pratiche al contesto ambientale in cui operano, a conferma che questo tipo di agricoltura si basa su una collaborazione a lungo termine con i partner coltivatori per condividere le conoscenze e promuovere le buone pratiche agricole.
Entro il 2030, l’80% degli agricoltori che collaborano con Bonduelle sarà impegnato in pratiche di agricoltura rigenerativa; non solo, anche il 100% delle superfici coltivate utilizzeranno un piano di protezione per gli insetti impollinatori.
Bonduelle Italia si impegna a misurare e considerare le proprie performance ambientali e sociali con attenzione. Potrebbe condividere come avete implementato questa valutazione e come intendete creare valore condiviso attraverso tali iniziative?
La nostra missione è ispirare la transizione verso una dieta a base vegetale, per contribuire al benessere delle persone e del pianeta. Per questo ci stiamo impegnando a costruire un mondo ecosostenibile, un mondo umano, un mondo in cui il benessere di chi lo abita è al primo posto, come certifica l’essere diventati una B Corp: un’impresa che si impegna a produrre non solo valore economico, ma anche sociale e ambientale, per la comunità attraverso le sue attività e i suoi prodotti. Abbiamo deciso di concentrare i nostri sforzi su 3 pilastri: Pianeta, Alimentazione e Persone e per ciascuno di essi abbiamo definito obiettivi chiari e misurabili, da raggiungere nel medio-lungo periodo che monitoriamo su base annuale, grazie allo strumento di misurazione delle B Corp.
Tra questi obiettivi possiamo annoverare, ad esempio:
- PIANETA: entro il 2035, Bonduelle si impegna a ridurre del 38% le emissioni di CO 2 dirette ed indirette e del 30% le emissioni di CO 2 lungo la catena di fornitura.
- ALIMENTAZIONE: entro il 2030, Bonduelle raddoppierà l’impatto delle attività della Fondazione Louis Bonduelle per favorire e promuovere una corretta alimentazione a base vegetale.
- PERSONE: entro il 2025, il 100% dei manager Bonduelle sarà formato sui temi di diversità ed inclusione e, entro il 2030, più del 90% degli agricoltori avrà un contratto rinnovato annualmente.