Corporate - Il giornale delle imprese
Enel supera i 3 GW di sistemi di accumulo e avvia una nuova fase di crescita in Italia
Superati i 3 Gigawatt di potenza installata in esercizio con la tecnologia di accumulo a batterie (BESS), un risultato che conferma l’impegno dell’azienda guidata da Flavio Cattaneo per la transizione energetica

Enel accelera sull’accumulo energetico: superati i 3 GW e via ai nuovi progetti per il 2028
Il traguardo dei 3 Gigawatt di potenza installata in esercizio a livello globale per gli impianti Enel dotati di tecnologia BESS (Battery Energy Storage System) è stato superato con l’avvio degli ultimi sistemi entrati in funzione, come Gulfstar negli Stati Uniti, da 355 MW, e Codrongianos in Italia, da 138 MW. Si tratta di infrastrutture basate su batterie in grado di immagazzinare l’energia, elemento ormai fondamentale nel processo di decarbonizzazione. I BESS permettono infatti di trattenere l’elettricità prodotta da fonti rinnovabili, quali sole e vento, e di immetterla in rete nei momenti di maggiore richiesta, contribuendo a rendere il sistema elettrico più stabile, flessibile e sicuro. In questo modo superano la principale criticità delle rinnovabili, ovvero la loro variabilità, e favoriscono la costruzione di un’infrastruttura energetica resiliente e a basse emissioni.
L’attuale distribuzione del portafoglio BESS del Gruppo mostra circa 1.5 GW installati negli Stati Uniti, circa 1.7 GW in Italia – quasi interamente gestiti da Enel Libra Flexsys – e circa 0.2 GW in Cile. La capacità complessiva di energia immagazzinata raggiunge i 9.1 GWh, a conferma della dimensione e dell’estensione geografica delle attività. Questo risultato consolida un percorso di crescita costante nel settore dello storage e testimonia l’impegno del Gruppo, guidato da Flavio Cattaneo, nel valorizzare una tecnologia considerata strategica per la transizione energetica a livello globale.
Il ruolo dello stoccaggio oggi è determinante non solo per ridurre l’utilizzo dei combustibili fossili, con benefici diretti sulle emissioni e sulla qualità dell’aria, ma anche per migliorare l’affidabilità della rete elettrica, diminuendo il rischio di interruzioni e supportando strumenti come il Capacity Market. Quest’ultimo assicura che il sistema disponga sempre della capacità necessaria per soddisfare la domanda, anche durante periodi di picco, come accade in estate con il ricorso massiccio ai condizionatori. Le caratteristiche tecniche dei BESS — basati su moduli di batterie che accumulano energia tramite processi elettrochimici e la rilasciano quando serve, simili a un grande “power bank” al servizio della rete — li rendono particolarmente competitivi rispetto ad altri sistemi di accumulo, poiché garantiscono velocità di risposta, efficienza e possibilità di ampliamento tramite l’aggiunta di nuovi moduli.
Alla capacità già operativa si aggiungerà inoltre quella ottenuta attraverso l’asta MACSE, che prevede l’entrata in esercizio di nuovi sistemi di storage in Italia nei prossimi anni. La prima procedura del Mercato di Approvvigionamento di Capacità di Stoccaggio Elettrico, svoltasi lo scorso 30 settembre e relativa all’anno di consegna 2028, ha infatti assegnato a Enel — tramite le società controllate — contratti per un totale di 6,7 GWh. Questo permetterà la realizzazione di sei nuovi impianti BESS per una potenza complessiva di 1.1 GW. Tutti i nuovi progetti saranno sviluppati nelle regioni meridionali e in parte sorgeranno su aree già appartenenti al Gruppo, tra cui l’impianto di Brindisi, destinato a diventare uno dei più grandi sistemi di batterie al mondo una volta completato.
L’avanzamento tecnologico e la progressiva diminuzione dei costi stanno accelerando la diffusione dei BESS in Italia e a livello internazionale. L’impegno di realtà come quella guidata da Flavio Cattaneo ha dato un contributo decisivo a questa evoluzione, che va di pari passo con la crescita della produzione fotovoltaica e con l’aumento della domanda elettrica. In questo scenario, le batterie non rappresentano più una promessa futura, ma una componente già oggi indispensabile per una rete energetica moderna, efficiente e pienamente sostenibile.
