Fincantieri, nel primo semestre 2025 ricavi a €4,6 miliardi e utile netto a €35 milioni - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 13:54

Fincantieri, nel primo semestre 2025 ricavi a €4,6 miliardi e utile netto a €35 milioni

Folgiero (Fincantieri): "I risultati che presentiamo oggi sono la fotografia di un’azienda che sta trasformando la complessità del contesto globale in un motore di crescita e di creazione di valore"

di Redazione Corporate

Fincantieri: approvati i risultati al primo semestre 2025 con ricavi a €4,6 miliardi e utile netto a €35 milioni, EBITDA a €311 milioni

Il Gruppo Fincantieri chiude il primo semestre 2025 con risultati solidi e in miglioramento, a conferma della robustezza del piano industriale e della traiettoria di crescita tracciata. I ricavi si attestano a 3,9 miliardi di euro, con un aumento del 18% rispetto allo stesso periodo del 2024, trainati principalmente dalla divisione Shipbuilding, che contribuisce per l’85% al totale.

In netto miglioramento anche la redditività: il margine operativo lordo (EBITDA) è pari a 174 milioni di euro, con un margine del 4,5%, in crescita di 130 punti base rispetto al primo semestre 2024. L’utile netto di competenza del Gruppo si attesta a 41 milioni di euro, in significativo miglioramento rispetto alla perdita di 50 milioni registrata nei primi sei mesi del 2024.

Nel semestre, Fincantieri ha acquisito nuovi ordini per 3,3 miliardi di euro, portando il portafoglio ordini complessivo a 23,3 miliardi, pari a circa 4,8 volte i ricavi del 2024. Il carico di lavoro complessivo ammonta a 34 miliardi, con 104 navi in portafoglio. Di questi ordini, il 92% è destinato a clienti esteri, a conferma del forte posizionamento internazionale del gruppo.

Nel core business della cantieristica navale, i ricavi sono cresciuti del 17,4%, grazie alla progressione dei programmi in ambito crocieristico, militare e per la Guardia Costiera statunitense (USCG). La produzione ha coinvolto 17 navi, di cui 3 consegnate nel periodo. Anche la componente difesa ha mostrato solidità: il segmento militare è stato sostenuto dalla costruzione di unità navali per la Marina Militare italiana e per la Marina statunitense, con lo sviluppo del programma FFG-62 Constellation-class.

Gli investimenti tecnici nel semestre ammontano a 139 milioni di euro, in crescita rispetto ai 121 milioni del primo semestre 2024, e sono stati finalizzati a digitalizzazione, innovazione e efficientamento industriale, in linea con le priorità del piano strategico. Importanti anche i progressi in ambito ESG: il tasso di frequenza degli infortuni si è ridotto del 21%, e la quota di energia da fonti rinnovabili per i siti italiani ha raggiunto il 91%. In ambito occupazionale, il numero di dipendenti è pari a 22.118 persone, di cui circa 10.000 in Italia. Le ore di formazione erogate hanno superato 675.000, confermando l’impegno nella crescita del capitale umano.

Il gruppo conferma le previsioni per il 2025 con una crescita a doppia cifra dei ricavi e un margine EBITDA superiore al 5%, trainato dalla piena operatività dei programmi crocieristici e militari e dalla continua attenzione all’efficienza industriale. Il Net Debt è salito a 2,8 miliardi di euro, principalmente per effetto della stagionalità e degli investimenti, ma rimane coerente con la pianificazione finanziaria del gruppo.

Pierroberto Folgiero, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Fincantieri, ha dichiarato: “I risultati che presentiamo oggi non sono solo numeri, ma la fotografia di un’azienda che sta trasformando la complessità del contesto globale in un motore di crescita e di creazione di valore. L’incremento positivo di tutti gli indicatori principali rispetto a un anno fa, dai ricavi (+24%) all’EBITDA (+45%) al miglioramento della Posizione Finanziaria Netta, è la conseguenza di una disciplina operativa e finanziaria che raccoglie i frutti delle azioni implementate negli ultimi 3 anni e che hanno consentito il consolidamento degli utili conseguiti a fine 2024. Continua la generazione di valore nel lungo periodo, anche a beneficio delle comunità e delle filiere in cui operiamo con un carico di lavoro a livelli record, pari a 57,7 miliardi di euro, che non rappresenta solo una solida base per la crescita futura, ma è la testimonianza della fiducia che i clienti ripongono nella nostra capacità di essere partner strategici nei loro percorsi di trasformazione”.