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Gruppo FS: in valutazione l’ingresso nella rete ad alta velocità tedesca, progetto ancora in fase esplorativa
Donnarumma (Gruppo FS): "Se entreremo anche nel mercato tedesco dell’alta velocità, potremmo proporci come leader nella realizzazione di un simile progetto"

Gruppo FS: in fase esplorativa un progetto per entrare nel trasporto ferroviario a lunga percorrenza in Germania con 50 treni ad alta velocità
L’operatore ferroviario italiano Ferrovie dello Stato (FS) sta valutando di entrare nella rete ferroviaria a lunga percorrenza tedesca con 50 treni. "Stiamo pensando di ampliare la nostra attività in Germania al settore redditizio dei treni ad alta velocità", ha dichiarato l’amministratore delegato Stefano Donnarumma in un’intervista al quotidiano Handelsblatt. Il gruppo statale è già attivo nel trasporto regionale e merci in 14 Länder tedeschi attraverso le sue controllate Netinera e TX Logistik, e prevede di offrire entro dicembre 2026 collegamenti transfrontalieri tra Milano e Monaco, che in futuro dovrebbero estendersi fino a Berlino. FS sta inoltre valutando l’ingresso nella rete ad alta velocità tedesca. Al momento, secondo Donnarumma, il progetto si trova in una fase esplorativa. "Abbiamo preso contatto con i gestori delle infrastrutture e con le autorità competenti, come avviene in questi casi", ha spiegato.
Se i piani dovessero concretizzarsi, FS sarebbe la prima azienda a fare concorrenza su larga scala alla Deutsche Bahn nella rete nazionale dei treni ad alta velocità. Da tempo nel settore circolano voci sull’interesse italiano a entrare nel mercato tedesco. Già a maggio Netinera aveva pubblicato un bando di gara per l’acquisto di 50 treni ad alta velocità. Tuttavia, è la prima volta che Donnarumma conferma pubblicamente queste intenzioni. L’amministratore delegato non ha indicato l’ammontare dell’eventuale investimento per il progetto in Germania. L’esperto ferroviario Christian Böttger, professore alla Scuola Superiore di Economia e Tecnologia di Berlino, afferma: "Naturalmente il mercato tedesco, essendo il più grande d’Europa, è interessante per tutti i concorrenti". Tuttavia, le simpatie per un ingresso degli italiani non sono grandi, poiché si tende a proteggere il mercato interno dalle aziende straniere attraverso norme tecniche.
Sotto il suo ombrello sono riunite diverse società controllate: RFI (Rete Ferroviaria Italiana) è responsabile della gestione, dell’ampliamento e della manutenzione dell’infrastruttura ferroviaria. ANAS amministra e mantiene la rete stradale e autostradale italiana. Nel complesso, il gruppo impiega oltre 96.000 persone. Nel 2024, FS ha registrato un fatturato record di 16,5 miliardi di euro, con un aumento di circa dodici per cento rispetto all’anno precedente.
L’Ebitda è stato di 2,2 miliardi di euro, ma il gruppo ha chiuso con una perdita di 208 milioni di euro a causa di costi straordinari. Gli investimenti hanno raggiunto un nuovo massimo di 17,6 miliardi di euro, di cui 12 miliardi provenienti dal piano europeo di ricostruzione post-Covid “Next Generation EU”. Il piano strategico 2025–2029 prevede investimenti per 100 miliardi di euro, di cui 62 miliardi destinati alle infrastrutture ferroviarie.
Il Frecciarossa 1000 è il treno ad alta velocità più moderno di Trenitalia, progettato per circolare sulle linee veloci di tutta Europa. Raggiunge una velocità massima di 300 chilometri orari. Attualmente è in servizio in Italia, Spagna e Francia, e dal prossimo anno collegherà anche Milano e Monaco di Baviera.
Le ambizioni di Donnarumma vanno però oltre la Germania. Oltre che in Italia, dove FS gestisce treni ad alta velocità tramite Trenitalia, l’azienda è attiva anche in Spagna e in Francia nel medesimo settore: "Già oggi colleghiamo il Nord Italia con Svizzera, Germania, Austria e Francia. È una base ideale per la nostra espansione europea", spiega Donnarumma. In Spagna, FS è presente tramite il consorzio “iryo”, con 20 Frecciarossa 1000 che effettuano 65 collegamenti giornalieri tra undici città.
Dall’avvio del servizio nel novembre 2022, iryo ha trasportato oltre 17,5 milioni di passeggeri, raggiungendo una quota di mercato del 25%. In Francia, FS opera come Trenitalia France, in concorrenza con la compagnia statale SNCF dal dicembre 2021 (dopo una sospensione di un anno e mezzo) sulla linea Milano–Parigi e più recentemente anche sulla Parigi–Marsiglia. Nei primi tre anni, circa tre milioni di passeggeri hanno utilizzato i suoi servizi.
Nel Regno Unito, invece, FS sta lasciando il mercato a causa della rinazionalizzazione del sistema ferroviario, e giovedì ha anche perso una gara d’appalto che le avrebbe permesso di competere con Eurostar nel Tunnel della Manica sulla tratta Londra–Parigi. Ora l’azienda cercherà alternative per portare il Frecciarossa 1000 sull’isola entro il 2029.
Un altro progetto caro a Donnarumma è la creazione di una rete ferroviaria ad alta velocità tra le metropoli europee, di cui si discute da tempo: "In Italia la chiamiamo, per scherzo, la metropolitana europea", racconta, spiegando perché FS potrebbe esserne un attore centrale: "Se entreremo anche nel mercato tedesco dell’alta velocità, potremmo proporci come leader nella realizzazione di un simile progetto". Donnarumma immagina un’iniziativa realmente europea, con un treno che sia tale anche nel nome e nel marchio: "Potrebbe essere finanziato con fondi europei e realizzato grazie all’impegno, alla tecnologia e alle competenze di diverse aziende europee", afferma.
L’economista dei trasporti Andrea Giuricin, dell’Università Bicocca di Milano, considera questo progetto secondario per FS: "Ora è il momento ideale per entrare in nuovi mercati, perché si stanno aprendo", spiega. Inoltre, FS si trova in una posizione stabile, grazie ai buoni risultati sul mercato interno, mentre Deutsche Bahn è alle prese con diverse difficoltà.
"Da una maggiore concorrenza sarebbero soprattutto i clienti a trarre beneficio", aggiunge Giuricin. Gli italiani, del resto, hanno esperienza con la concorrenza: "Nel 2012, l’Italia è stato il primo mercato dell’alta velocità al mondo ad avere competizione nel settore ferroviario statale", ricorda l’economista. Fu allora che l’operatore Italo entrò nel mercato, sfidando Trenitalia. Dopo un avvio difficile, riuscì a stabilizzarsi e a migliorare l’intera offerta.
Anche Donnarumma è d’accordo: "All’inizio la concorrenza può essere stata difficile da accettare per i miei predecessori, ma ha sicuramente portato a un miglioramento del servizio e della qualità complessiva". Oggi, sottolinea, i treni sono più moderni e confortevoli, il personale è più giovane e meglio formato, e la sicurezza su treni e stazioni è aumentata. In Germania, secondo lui, potrebbe accadere lo stesso: "Sono convinto che ovunque si sviluppi una concorrenza sana, ne derivi un’offerta migliore".
Mentre gli italiani valutano l’ingresso in Germania, devono però prepararsi anche a nuova concorrenza in patria: dal prossimo anno, infatti, la compagnia ferroviaria statale francese SNCF farà circolare in Italia 15 treni ad alta velocità, rappresentando la prima concorrenza straniera diretta nel settore. Donnarumma afferma di non vedere nulla di negativo in questo: "I francesi possono ampliare l’offerta per alcuni gruppi di cittadini che forse oggi non serviamo a sufficienza".
