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Inaz, vinto il premio "Di padre in figlio"

Gruppo Inaz, medaglia d'oro per il premio "Di padre in figlio" nella categoria "Donne al comando"

Si è tenuta nei giorni scorsi la cerimonia di premiazione del Premio “Di padre in figlio - Il gusto di fare impresa – XI Edizione”, evento promosso da Credit Suisse e KPMG, con il contributo di Mandarin Capital Partner e il supporto scientifico della LIUC Business School. Il Premio si rivolge a imprenditori appartenenti almeno alla seconda generazione, alla guida di aziende famigliari con sede legale in Italia e con un fatturato superiore a 10 milioni di euro, con il fine di valorizzare storie e percorsi di passaggi generazionali di successo, dove “la passione all’intrapresa” dei genitori ha permesso ai figli di esaltare e garantire la continuità dell’attività.

Anche Gruppo INAZ (Milano), giunta ormai alla seconda generazione e guidata da Linda Orsola Gilli, è tra i vincitori nella categoria “donne al comando”. Dal 1948 INAZ si occupa di software e soluzioni per gestire e amministrare il personale. Una leadership al femminile in un ambito fortemente tecnico-informatico alla quale va il merito di aver valorizzato l’importanza delle risorse umane all’interno dell’azienda offrendo software e soluzioni per amministrare, gestire e organizzare il lavoro. Il nome sta per «INnovazione AZiendale»: ragione del loro successo e contenuto della loro offerta commerciale. Grazie alla partnership con Olivetti è stata la prima azienda a lanciare una soluzione completamente informatizzata delle procedure retributive del personale. Sin dall’inizio è forte la presenza femminile nella leadership aziendale, in particolar modo dagli anni Ottanta con l’ingresso in azienda di Linda Orsola Gilli, a cui successivamente si sono affiancati i figli Ludovica e Valerio.

Le parole di Sciascia e Lazzarotti co-direttori di FABULA

“Gruppo INAZ rappresenta un ottimo esempio di buona governance aziendale e leadership al femminile. Le migliori imprese familiari sono quelle che regolamentano la relazione fra famiglia e impresa attraverso l’adozione di organi e documenti deputati a questa funzione, come il «consiglio di famiglia» e l’»accordo di famiglia». Pur avendo incontrato diverse imprese che sono state in grado di sviluppare meccanismi di governance adeguati, è evidente che si tratta di casi rari” commentano Salvatore Sciascia e Valentina Lazzarotti, co-direttori di FABULA, il Family Business Lab della LIUC – Università Cattaneo che ha curato lo screening dei casi e la raccolta e l’analisi dei dati.

Vincitore assoluto del premio “Di Padre in figlio” per il miglior passaggio generazionale è Lavazza Group. Menzione speciale, oltre che per Gruppo INAZ, anche a: Ilpra Spa per “apertura del capitale”, Gruppo Desa per “fratelli al comando”, San Marco Group SPA e Zerbinati per “giovani imprenditori”, Gruppo Tampieri per la categoria “innovazione”, Sideralba Spa Gruppo Rapullino per “internazionalizzazione”, Carlo Pellegrino&C Spa per “piccole imprese”, Levoni e Società Editrice Sud nella categoria “storia e tradizione”.

“Hanno partecipato imprese familiari provenienti da tutto il Paese, seppur prevalentemente dal Nord (79%): un vero «giro d’Italia» del family business. Moltissime le imprese familiari con una significativa storia alle spalle: il 73% delle partecipanti ha più di 50 anni di vita. Il 73% di loro è composto da PMI, metà delle quali con un fatturato tra i 10 e i 20 milioni di euro. Oltre la metà delle imprese candidate ha inoltre al comando un team formato da fratelli/sorelle, ma solo il 12% ha una donna come leader. Il 18% ha uno o più leader under 40. Sono tutte belle e significative storie di imprese e di famiglie, e da seguire per un business di successo all’interno di un seppur complesso passaggio generazionale” concludono Salvatore Sciascia e Valentina Lazzarotti.

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