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SBAM al fianco di Cellini: la nuova Birra nasce dagli scarti del caffè

di Elisabetta Marciano

Giuliani (SBAM): "Vogliamo offrire al consumatore un modo diverso di vivere il caffè proponendolo in forme inusuali, come in una birra"

SBAM, Cellini e Biova Project: presentata la nuova birra prodotta grazie alla valorizzazione degli scarti del caffè

Questa mattina, presso la sede di Jakala, l'agenzia creativa SBAM e Cellini Caffè hanno presentato un progetto innovativo in collaborazione con Biova Project, volto a creare una birra unica nel suo genere. Questo progetto rappresenta un passo significativo verso la sostenibilità e la riduzione degli sprechi alimentari, sottolineando l'impegno di Cellini Caffè nell'adozione di pratiche ESG (Environmental, Social, and Governance).

La nuova birra nasce dalla valorizzazione degli scarti del caffè, in particolare dalle capsule di alluminio ammaccate, normalmente scartate durante il processo di produzione. Grazie alla collaborazione con Biova, una startup torinese dedicata alla riduzione degli sprechi alimentari, il caffè recuperato da queste capsule viene trasformato in una birra fresca e stimolante; un'iniziativa che segna un importante passo avanti nella filosofia di economia circolare.

Il progetto ha preso vita dalla collaborazione tra Cellini Caffè e Biova Project, che hanno riconosciuto il potenziale dei materiali di scarto, come l'alluminio infinitamente riciclabile delle capsule di caffè. Franco Di Pietro, Founder e CEO di Biova, ha descritto nel corso della conferenza stampa di presentazione, come le capsule ammaccate vengano separate dal caffè, con l'alluminio riciclato e il caffè utilizzato per la produzione della birra. Questo processo non solo riduce gli sprechi, ma trasforma un prodotto scartato in una risorsa preziosa. Con 10.000 capsule ammaccate, sono stati prodotti 2.500 litri di birra, evidenziando l'efficacia di questa pratica sostenibile.

Cellini Cafè, con oltre 75 anni di storia, è da sempre attenta alle tematiche ambientali, utilizzando energia da fonti rinnovabili e caffè certificato di alta qualità. La loro filosofia di sostenibilità si riflette anche nel packaging compostabile delle loro capsule di caffè. Ogni lotto di caffè viene assaggiato tre volte per garantire una qualità costante, dalla selezione all'origine fino alla produzione finale. Questo rigore nel controllo qualità assicura che il prodotto finale soddisfi gli elevati standard aziendali.

La nuova birra, trae ispirazione dalla Schwarzbier, lager scura tedesca, caratterizzata da una tostatura del malto più alta che esalta le qualità aromatiche del caffè 100% Arabica. Il risultato è una birra scura che ricorda il caffè per colore, odore e gusto, ma rimane leggera e delicata al palato; un prodotto che rappresenta un viaggio di gusto in grado di trasportare il caffè oltre i suoi tradizionali confini. È perfetta per un momento di consumo innovativo, la "coffee hour", un concetto ideato per offrire una bevanda stimolante in un momento della giornata in cui solitamente non si consuma alcol.

“Con Cellini, abbiamo raccolto una delle sfide più belle della nostra carriera”, ha commentato Samanta Giuliani, Managing Partner di SBAM. “Rendere POP la comunicazione del caffè, rivoluzionando ogni stereotipo dell’industry nel modo in cui lo raccontiamo, mostriamo e facciamo provare. E siamo felici di lavorare a quattro mani con un cliente che questa voglia di andare oltre la mette in campo, per davvero, in ogni singolo aspetto della produzione. La Coffee Hour e la birra Biova Cellini sono due splendide dimostrazioni di questo “andare oltre” che unisce SBAM e Cellini. Abbiamo portato in vita un caffè come non lo si è mai visto - cioè sottoforma di birra - e lo abbiamo presentato in un contesto in cui non si è mai visto, inventando la Coffee Hour”.

Per promuovere questa innovativa birra al caffè, Cellini Caffè e Biova hanno organizzato un tour di degustazioni nei principali bar Cellini di Milano. A partire da domani 11 luglio i consumatori avranno l'opportunità di assaggiare la birra e una serie di drink al caffè creati dalla brand ambassador di Cellini. Seguiranno altri due appuntamenti, venerdì 12 luglio a Caffè Inn International Bistrot in P. le Medaglie D’Oro e giovedì 18 luglio presso El Beverin, in Via Brera.

SBAM ha sviluppato una strategia di comunicazione che mette in risalto l'avventura di gusto offerta dai prodotti Cellini, raccontando il caffè in modi nuovi e coinvolgenti. Questo posizionamento creativo mira a portare i consumatori a vivere esperienze diverse con il caffè, andando oltre gli stereotipi tradizionali. La birra al caffè di Cellini Caffè e Biova Project rappresenta un perfetto esempio di economia circolare, combinando sostenibilità e innovazione. Grazie alla cura comunicativa di SBAM, questa birra è pronta a rivoluzionare il mercato e a offrire un'esperienza unica ai consumatori. Da oggi, il caffè si può anche stappare, aprendo nuove frontiere nel mondo delle bevande.

L'intervista di affaritaliani.it a Giorgio Boggero, Chief Executive Officer at Cellini Caffè

 

"Secondo Cellini, la qualità parte dalla selezione all’origine. Acquistiamo caffè nella fascia equatoriale e sub-equatoriale, selezionando tra 20 e 25 diverse origini ogni anno. Queste origini si combinano in modo unico nelle nostre miscele, che poi confluiscono nei vari prodotti che offriamo: capsule, caffè macinato, chicchi per macchine professionali e domestiche. Il nostro percorso di qualità si distingue anche nel processo di assaggio: ogni lotto viene assaggiato tre volte. Prima che parta dal paese d’origine, all'arrivo a Genova e, infine, prima di entrare in produzione. Questo processo coinvolge tre persone diverse, ciascuna con l’obiettivo di garantire l'eccellente qualità del caffè", ha dichiarato Giorgio Boggero, Chief Executive Officer at Cellini Caffè, ai microfoni di affaritaliani.it.

"Gli scarti si originano dalle capsule di alluminio compatibili con le macchine Nespresso. Poiché l'alluminio non ha memoria, può capitare che una capsula manchi o sia ammaccata in una confezione. La macchina confezionatrice espelle l'intera confezione di nove capsule, anche se solo una è difettosa. Queste capsule ammaccate non possono essere utilizzate nel processo produttivo, poiché non funzionerebbero correttamente nelle macchinette", ha concluso Boggero. Abbiamo quindi deciso di separare l'alluminio dal caffè, che è ancora perfetto, e di utilizzare questo caffè per produrre una birra. Questo ci permette di trasformare un prodotto scartato in una nuova risorsa".

L'intervista di affaritaliani.it a Samanta Giuliani, Managing Partner di SBAM

 

A margine della conferenza stampa, Samanta Giuliani, Managing Partner di SBAM, ha raccontato ai microfoni di affaritaliani.it: "Il lancio fa parte della nuova strategia di comunicazione che abbiamo sviluppato, partendo dal posizionamento creativo. Per Cellini, abbiamo ideato un posizionamento che parla di avventure di gusto, invitando i consumatori a esplorare nuove esperienze. Ogni attività che intraprendiamo è un tassello di questo mosaico, e anche questa birra ne fa parte. Vogliamo offrire al consumatore un modo diverso di vivere il caffè, oltre gli stereotipi, proponendolo in forme inusuali, come in una birra".

"Il prodotto creato è perfetto per creare un nuovo momento di consumo: la coffee hour. Questo momento, che va dalle 17.30 alle 20.00, ora può essere animato con un prodotto innovativo. Il lancio avverrà attraverso un tour che inizia domani, giovedì 11 luglio, e coinvolgerà tre dei principali bar Cellini di Milano. In queste serate, faremo assaggiare la birra e una serie di drink al caffè. Da oggi: il caffè si può anche stappare!", ha concluso Giuliani.

L'intervista di affaritaliani.it a Franco Di Pietro, Founder and CEO at Biova Project

 

"Biova è una startup innovativa con la missione di eliminare lo spreco alimentare e ridurre l'utilizzo di risorse nella filiera agroalimentare. Abbiamo iniziato questo progetto con Cellini quando abbiamo scoperto che alcune capsule di alluminio finiscono ammaccate e quindi non commerciabili. Abbiamo quindi recuperato queste capsule e separato il caffè dall'alluminio tramite una macchina apposita. L'alluminio, una volta liberato dal caffè, viene riciclato, mentre il caffè viene filtrato a 80 gradi e poi unito in una fase della birrificazione chiamata ammostamento a freddo, per preservare tutte le parti aromatiche e di gusto che derivano dal caffè. Dopo una fermentazione di quattro settimane, la birra è pronta per essere bevuta e gustata. In questo caso, abbiamo recuperato 10.000 capsule ammaccate e 50 kg di caffè, producendo così 2.500 litri di birra", ha dichiarato Franco Di Pietro, Founder and CEO at Biova Project, ai microfoni di affaritaliani.it.