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Top Legal, Wealth Forum 2025: un dialogo sul futuro della gestione patrimoniale

Un settore in trasformazione, chiamato a rispondere con strumenti nuovi a sfide sempre più complesse: questo il messaggio emerso dall'evento che fa il punto sull’evoluzione del wealth management

di Caterina Nicau Castanho

TopLegal, Wealth Forum 2025: tecnologie, mercati e strategie per un patrimonio che guarda al domani

Un settore in profonda trasformazione, chiamato a rispondere con strumenti nuovi a sfide sempre più complesse: questo il messaggio emerso dal TopLegal Wealth Forum 2025, l’appuntamento annuale che riunisce professionisti, advisor, economisti e investitori per fare il punto sull’evoluzione del wealth management in Italia e in Europa. Ad aprire i lavori è stato Michael Di Palma, Partner di TopLegal, che ha sottolineato come oggi più che mai il comparto si trovi al crocevia tra fattori strutturali, scelte di politica economica e nuove esigenze da parte degli stakeholder. “Servono competenze, visione e capacità di innovare – ha dichiarato – per generare valore e costruire una consulenza patrimoniale realmente sostenibile e multigenerazionale”.

Il quadro introduttivo è stato affidato a Graziano Pace, Principal di Boston Consulting Group, che ha delineato lo scenario di riferimento: l’Italia si conferma tra i Paesi europei con la maggiore ricchezza finanziaria, posizionandosi terza dopo Germania e Francia. Negli ultimi cinque anni, la crescita del risparmio investibile ha superato la media europea, trainata da un’accelerazione post-pandemica. E nei prossimi anni si prevede un tasso di crescita del 4%. Tuttavia, a fronte di questi numeri positivi, il settore affronta una sfida cruciale: la contrazione dei margini. Secondo Pace, la sostenibilità futura del wealth management passerà da tre direttrici fondamentali: digitalizzazione dei processi, distintività dell’offerta, soprattutto per HNWI e UHNWI, e un modello di relazione sempre più personalizzato e interattivo.

Geopolitica, inflazione e nuove normalità: come orientarsi nei mercati

Nel primo business talk della giornata, Antonio Tognoli (CFO SIM) e Marco Fazi (Azimut) hanno discusso le prospettive macroeconomiche. Tognoli ha messo in guardia sugli elementi di instabilità: le tensioni geopolitiche, l’incertezza sulla politica monetaria e i rischi legati all’energia, soprattutto in relazione alla crescente domanda generata dall’intelligenza artificiale. Fazi ha invece evidenziato come proprio in questa volatilità possano celarsi opportunità. “Guardiamo ai fondamentali e all’economia reale, anche europea,” ha dichiarato. “La tecnologia sarà la vera leva competitiva per chi saprà investirci con lungimiranza”.

Investimenti alternativi, tra opportunità e nuove complessità

Un altro tema chiave del Forum è stato quello degli investimenti alternativi, analizzati nel panel che ha visto protagonisti Gianluigi Serafini, Partner di Grimaldi AllianceRoberto Izzo, Head of Private Offering & Alternative Investments di Banca Profilo e Paolo D’Alfonso, Co-head of Wealth Management di Finint Private Bank. Se da un lato strumenti come il private equity e il private debt offrono oggi opportunità di rendimento interessanti e possono supportare la diversificazione, dall’altro presentano rischi non trascurabili, legati soprattutto all’illiquidità e alla necessità di una gestione accurata dei flussi di cassa. Il messaggio emerso è chiaro: serve maggiore cultura finanziaria, selezione accurata dei gestori e trasparenza nell’accesso, che oggi – grazie alla tecnologia – sta diventando più semplice.

AI e modelli di servizio: efficienza e nuovi equilibri

Di grande attualità anche il panel dedicato all’impatto dell’intelligenza artificiale nei servizi professionali, con interventi di Walter Ricciotti (Quadrivio Group) e Lorenzo Bianchi (Grimaldi Alliance). Entrambi hanno evidenziato come l’AI non sia solo uno strumento di automazione, ma un abilitatore di nuove strategie operative: dalla personalizzazione della consulenza alla valorizzazione del tempo umano. 

Sostenibilità: più cultura, meno frammentazione

Il tema ESG ha avuto spazio in una tavola rotonda che ha evidenziato criticità e potenzialità. Desirée Scarabelli, Sales Director ed ESG Specialist di Pictet Asset Managment, Tommaso Tassi, Country Head Italia di Columbia Threadneedle Investments e Gianluigi Serafini hanno concordato sulla necessità di rafforzare la cultura della sostenibilità, migliorare la reportistica e definire standard comuni di misurazione. L’innovazione tecnologica – è stato ribadito – potrà facilitare questo processo.

Il nodo cruciale del passaggio generazionale

A chiudere la giornata, il confronto sul passaggio generazionale della ricchezza, con l’intervento di Giovanna Costa, Associate di Foglia & PartnersFabrizio Zumbo, Senior Specialist, Advisory Research Centre di Vanguard Asset Management e Vincenzo Renne, Membro del Comitato Scientifico di Ancp. Le criticità emerse sono numerose: dai vincoli legali alla gestione della legittima, fino alla mancanza di consapevolezza da parte degli eredi. Serve una consulenza evoluta, capace di affiancare le famiglie nel tempo e preparare la nuova generazione a un compito non solo finanziario, ma anche culturale.

Il TopLegal Wealth Forum 2025 ha tracciato una direzione chiara: il futuro del wealth management sarà sempre più interconnesso con tecnologia, sostenibilità e una visione multigenerazionale della consulenza. In un contesto di incertezza globale e nuovi equilibri economici, la capacità di adattarsi e innovare sarà il vero motore di crescita per il settore.

L'intervista di Affaritaliani a Graziano Pace, Principal di Boston Consulting Group

Graziano Pace, Principal di Boston Consulting Group, ha sottolineato: "Il Wealth Management in Italia è un settore solido e in crescita, con performance negli ultimi anni anche superiori rispetto alla media dell’Europa occidentale. Tuttavia, il comparto si trova oggi a fare i conti con una contrazione progressiva dei margini, dovuta a diversi fattori: maggiore trasparenza sulle commissioni, diffusione di prodotti low-cost e una certa rigidità nei costi operativi. Per affrontare queste sfide, gli operatori dovranno puntare su tre direttrici fondamentali: la distintività dell’offerta, soprattutto per i segmenti Private e HNWI; la digitalizzazione dei processi; e l’adozione di tecnologie come l’intelligenza artificiale generativa, capace di migliorare l’efficienza e l’efficacia commerciale".

L'intervista di Affaritaliani a Antonio Tognoli, Responsabile Macro Economia di CFO SIM

Antonio Tognoli, Responsabile Macro Economia di CFO SIM, ai microfoni di Affaritaliani: "Il contesto macroeconomico è estremamente volatile, aggravato dalle incognite legate alla nuova amministrazione americana e alla possibilità di nuovi dazi. Gli Stati Uniti mostravano già segnali di rallentamento prima dell’elezione di Trump, ma le politiche commerciali restrittive potrebbero accentuare ulteriormente questa dinamica. A ciò si sommano le tensioni geopolitiche e le incertezze sull’inflazione, rendendo necessario un atteggiamento molto più vigile e proattivo da parte degli investitori".

L'intervista di Affaritaliani a Gianluigi Serafini, partner di Grimaldi Alliance

Gianluigi Serafini, partner di Grimaldi Alliance ha commentato: "Anche se sul mercato italiano resta ancora residuale, l’interesse verso gli investimenti alternativi è in forte crescita. Assistiamo a una domanda significativa di club deal, che rappresentano un ritorno a investimenti concreti, legati all’economia reale. Questo fenomeno riflette la necessità degli investitori di superare i modelli tradizionali e richiede una riflessione profonda sul ruolo degli alternativi nella costruzione dei portafogli".

L'intervista di Affaritaliani a Walter Ricciotti, CEO di Quadrivio Group 

Walter Ricciotti, CEO di Quadrivio Group: "L’intelligenza artificiale sta già cambiando in modo tangibile il nostro settore. In Quadrivio la stiamo implementando su tre livelli: il primo è interno, per ottimizzare i nostri processi di selezione e valutazione delle aziende target; il secondo è rivolto alle aziende partecipate, che si aspettano da noi supporto concreto nell’adozione tecnologica; il terzo è rappresentato dal lancio di un fondo interamente dedicato all’intelligenza artificiale. Con un team specializzato e un partner tecnologico di primo piano come Microsoft, il nuovo fondo da 300 milioni di euro investirà in realtà capaci di cavalcare questo megatrend".

L'intervista di Affaritaliani a Lorenzo Bianchi, Partner Grimaldi Alliance

Lorenzo Bianchi, Partner di Grimaldi Alliance, ha dichiarato: "L’intelligenza artificiale sta già producendo un impatto rilevante sul mondo dei servizi, ma probabilmente non ne comprendiamo ancora appieno le implicazioni nel medio-lungo periodo. Già oggi, però, possiamo cogliere il suo valore nel supportare le attività ripetitive o a basso valore aggiunto, liberando tempo prezioso per i professionisti da dedicare a compiti più strategici, quelli che i clienti ci chiedono sempre di più. È fondamentale, però, saperla utilizzare: per questo, la formazione dei professionisti rappresenta un elemento centrale".