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Ultimo aggiornamento: 15:56

Università di Roma Tor Vergata, inaugurato il quarantatreesimo anno accademico

Levialdi Ghiron (Università di Roma Tor Vergata): "In un’epoca di fragilità, l’università rappresenta uno degli spazi in cui il presente può essere compreso e il futuro può essere preparato"

di Redazione Corporate

Università di Roma Tor Vergata, inaugurato il quarantatreesimo anno accademico: un futuro da plasmare nello spazio della comunità

È stato ufficialmente inaugurato oggi il 43mo anno accademico dell’università degli studi di Roma Tor Vergata.  Alla presenza del Ministro della Salute Orazio Schillaci e della Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano Suor Raffaella Petrini, il Magnifico Rettore, professor Nathan Levialdi Ghiron, ha pronunciato la sua prolusione nella cerimonia più importante dell’Ateneo, che si è svolta questa mattina all’Auditorium Ennio Morricone nella Macroarea di Lettere e Filosofia.
 
In un’epoca segnata da accelerazioni e fragilità, l’università rappresenta uno degli spazi istituzionali in cui il presente può essere compreso e il futuro può essere preparato con serietà e lungimiranza”. Con queste parole il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata Nathan Levialdi Ghiron, nella sua prolusione, ha evidenziato lo spessore del ruolo dell’istituzione universitaria nel futuro da costruire. Il titolo scelto per l’evento Un futuro da plasmare nello spazio della comunità evidenzia il valore della conoscenza di cui l’università è custode come strumento per comprendere e costruire un futuro condiviso, fondato sulla responsabilità, sulla collaborazione e sull'impegno collettivo. 
 
La giornata ha preso avvio con l'ingresso solenne del Corteo accademico dei rettori e delle rettrici in rappresentanza di 17 università italiane e il coro Gospel dell’Ateneo diretto dal M° Alberto Annarilli che ha incantato l’auditorium colmo di studenti e studentesse con l’esplosione dell’Inno alla Gioia di Ludwig Van Beethoven, inno dell’Unione Europea.

L'intervento del Ministro della Salute Orazio Schillaci ha fatto propri i temi della giornata. Il ministro Schillaci, nel suo contributo quasi affettuoso nei confronti di un ateneo che lo ha visto negli anni passati giovane professore fino a raggiungere i livelli più elevati della governance accademica, ha sottolineato come “L’investimento nella conoscenza è sempre un investimento nella salute della società. Ogni laboratorio, ogni reparto clinico, ogni aula di questa Università rappresenta uno spazio in cui si costruisce il futuro della Nazione: il futuro di una sanità più equa, più innovativa, più vicina ai bisogni delle persone”. E fra i grandi atenei italiani “questa università è una realtà che ci rende orgogliosi per la sua capacità di guardare al futuro, per il suo dinamismo, la capacità di crescita, ma innanzitutto per il suo senso di comunità”, ha dichiarato il ministro Schillaci.

La prolusione del Magnifico Rettore Nathan Levialdi Ghiron, dedicata al ruolo dell'università come spazio di crescita, dialogo e partecipazione consapevole, ha quindi ripercorso il cammino virtuoso dell’Ateneo delineando le prospettive dell’anno accademico 2025-2026, anno che impone una nitidezza di sguardo nei confronti del sistema globale che il Global Risks Report 2025 del World Economic Forum descrive segnato da tensioni strutturali: “le Università appartengono a questa architettura essenziale della democrazia contemporanea. Sono luoghi in cui si produce conoscenza verificabile, si formano competenze critiche, si riconosce che ogni progresso richiede un equilibrio tra innovazione e responsabilità”. 

Nel segno della pace l’Università di Roma Tor Vergata – ha ricordato il rettore - quest’anno “ha vissuto un momento che resterà nella sua storia: il grande Giubileo dei Giovani, quando circa un milione di ragazze e ragazzi, provenienti da ogni parte del mondo, hanno riempito la spianata di Tor Vergata per incontrare Papa Leone XIV”. La cura della comunità e la responsabilità della conoscenza sono stati i temi che il rettore ha più volte sottolineato: sia riferendosi all’impegno degli illustri ospiti presenti a questa inaugurazione che con “le loro responsabilità, pur distinte, convergono nella consapevolezza che il futuro non si attende e non si eredita: si costruisce, attraverso la conoscenza, la visione e un senso concreto di appartenenza alla comunità”, sia riconoscendo il ruolo dell’Ateneo che è “un luogo capace di generarle e sostenerle”. 

E i dati presentati dal rettore Levialdi Ghiron sul numero di iscritti mostrano con chiarezza una crescita costante. Gli studenti iscritti sono passati da circa 27.000 nel 2019 a 32.000 nel 2024. Le matricole sono infatti salite da 6.400 nel 2019 a circa 8.500 nel 2024. L’ampliamento dei posti disponibili nei corsi di Medicina, sia in italiano sia in inglese, insieme all’accreditamento della sede di Tirana presso l’Università Cattolica Nostra Signora del Buon Consiglio, valutata positivamente da ANVUR dopo un lungo iter, ha portato al riconoscimento come nostri studenti anche dei frequentanti di quella sede. Fortissima la spinta del corso di laurea in Medicina Veterinaria: unico nel Lazio, il corso attrae gli studenti tanto da avere 680 aspiranti matricole per 80 posti disponibili, a conferma della solidità dell’iniziativa avviata lo scorso anno.

I nuovi corsi di laurea di questo anno accademico ampliano l’offerta formativa: tra questi, il programma blended in Diritto, Innovazione tecnologica e Sostenibilità; la laurea magistrale in Digital Humanities; il nuovo corso magistrale in Psicologia e Salute Mentale nel Ciclo di Vita che prosegue una laurea triennale di grande successo, con oltre 500 matricole l’anno; il corso di laurea magistrale in Biotecnologie Agrarie. Per il prossimo anno sono già in fase di accreditamento tre ulteriori corsi: due nella sede di Tirana, in ambito medico, e un nuovo corso in Storia, società e culture.

È stato ricordato l’avanzamento significato dell’Ateneo nei ranking internazionali: nell’ultima edizione del QS World University Ranking Tor Vergata si è stabilmente posizionata nel top 23% mondiale. Oltre ad essere seconda in Italia per numero di studenti internazionali rispetto al numero di studenti. Ulteriore menzione alla Sustainability sempre nel QS Ranking che ci vede 15mi in Italia. 

Il rettore ha rimarcato l’impegno nell’ambito dell’internazionalizzazione in questi ultimi anni che è stato davvero potenziato: L’Ateneo offre oggi diciassette corsi di studio e sette curricula interamente in lingua inglese e ha ampliato in modo significativo i percorsi di doppio titolo, le summer e le winter school, nonché i progetti di didattica transnazionale. Potenziato anche l’Erasmus per gli studenti e per il personale con oltre 2000 persone in viaggio, oltre al numero crescente di visiting professor e molti progetti concreti con i paesi europei ed extraeuropei nei continenti americano, asiatico, africano. Ma l’internazionalizzazione si traduce anche in responsabilità verso chi vive condizioni di vulnerabilità estrema. Il progetto IUPALS ne è un esempio emblematico: grazie a questo programma, i primi due studenti provenienti dall’area di Gaza, lo scorso 23 ottobre, hanno potuto riprendere il loro percorso di studi a Tor Vergata, uno nel corso di Business Administration e uno nel curriculum in inglese di Turismo. E altri due nuovi studenti sono in arrivo la prossima settimana. Tutti gli studenti stranieri sono accompagnati dai ragazzi del Programma Student Ambassador.

Nato fin dall’origine come campus integrato, Roma Tor Vergata vanta la presenza per la ricerca, lo studio e l’assistenza del Policlinico universitario di Tor Vergata: un unico spazio dove la vicinanza fisica delle macroaree e la presenza del Policlinico all’interno del campus rendono possibili connessioni che, altrove, richiedono strutture distribuite. Sottolineando il legame con il territorio grazie ai progetti sviluppati in collaborazione con Regione Lazio, ASL territoriali, altri atenei e Comune di Roma che hanno rafforzato la presenza dell’Università nei luoghi della vita quotidiana, avvicinando servizi di prevenzione, educazione sanitaria e sostegno alle fasce più fragili della popolazione.
 
Il rettore ha sottolineato anche lo sforzo importante che ha portato all’aumento di risorse economiche attratte dall’impegno scientifico: ha ricordato il rettore che nell’ultimo anno i finanziamenti europei sono cresciuti del 126,88%, quelli ministeriali del 27,13%, quelli provenienti da imprese italiane del 64,28%. Rafforzato il trasferimento tecnologico, anche coordinando le collaborazioni con il sistema produttivo. Tor Vergata infatti svolge un ruolo guida nello Spoke dedicato al trasferimento tecnologico del Rome Technopole, l’ecosistema dell’innovazione del Lazio finanziato dal PNRR.

Accanto alla ricerca, l’Ateneo ha accelerato la propria trasformazione digitale: nuove dorsali in fibra ottica, copertura Wi-Fi di nuova generazione permettono al campus di funzionare come un unico ambiente integrato. A questo si aggiunge la potente infrastruttura di calcolo HPC (High Performance Computing) ad alte prestazioni per simulazioni complesse, modellazioni ingegneristiche, analisi genomiche, ricerche in fisica teorica e applicazioni avanzate di intelligenza artificiale. L’Ateneo ha inoltre avviato una piattaforma unica per i servizi digitali che integra procedure amministrative, banche dati e servizi personalizzati per studenti, docenti, ricercatori e personale tecnico-amministrativo. Nell’ambito della comunicazione di Ateneo, il professor Levialdi Ghiron ha dato la notizia della neonata Tor Vergata University Press, la nuova casa editrice universitaria dell’Ateneo dedicata alla ricerca open access, che opera dinamicamente nel trasferimento e nella disseminazione della conoscenza e le cui opere sono scaricabili gratis dal web. 

Nel corso della cerimonia, hanno preso la parola un rappresentante delle studentesse e degli studenti, seguito da un intervento di una rappresentante del personale tecnico, amministrativo e bibliotecario, offrendo una riflessione sul valore della comunità universitaria e sulla forza della collaborazione quotidiana. Annalisa De Cesare, avvocato, lavora all’università di Roma Tor Vergata dal 2005 ed è oggi responsabile dell’Area Gestione del Personale della Direzione VI: “Il futuro dell’Ateneo nasce da una rete di relazioni: è nella comunità che la conoscenza prende vita, unisce e diventa responsabilità verso il mondo”. Per le studentesse e gli studenti è intervenuto Antonio Infante, 24 anni, studente del V anno del corso di laurea in Medicina e chirurgia dell’università di Roma Tor Vergata, che vive con forte partecipazione la vita universitaria: “La nostra Università è un organismo vivo: il suo cuore pulsante nasce qui, ma la sua forza arriva lontano, raggiungendo studenti e territori che ne condividono la missione”.

Ma il momento centrale della giornata è stata la Lectio Magistralis di Suor Raffaella Petrini, Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e prima donna scelta dal Papa per questo incarico. Un incarico molto delicato che la Suora, economista, riveste assicurando il governo dello Stato della Città del Vaticano, impartendo le direttive necessarie per la sua organizzazione generale e definendo gli indirizzi dell’amministrazione. Proprio sulla ‘gestione’ Suor Raffaella Petrini si è soffermata: "Un modello di gestione 'umanistica' presuppone il contributo di leader capaci di costruire relazioni di fiducia, di mostrare interesse verso le vicende e le storie personali, disposti ad accompagnare i propri collaboratori nel corso degli inevitabili travagli che ogni organizzazione attraversa. Si tratta di una managerialità che mi piace definire 'della cura', intesa come pratica e virtù, ovvero finalizzata a creare valore all’interno di un’organizzazione anche dal punto di vista morale, favorendo la costruzione di relazioni di reciprocità che ne rafforzano la missione condivisa".

Nel corso della cerimonia è stato conferito a Suor Petrini l'Attestato di Benemerenza e della Medaglia di Ateneo, riconoscimenti attribuiti a personalità che si sono distinte per meriti significativi nella vita accademica e civile. La cerimonia si è conclusa con il solenne atto di inaugurazione del nuovo anno accademico da parte del Magnifico Rettore che rinnova l'impegno dell'Ateneo nel promuovere il sapere come bene comune e nel costruire, insieme alla propria comunità, un futuro aperto al dialogo e alla condivisione.