OpenAI ruba la corona a Musk, la madre di ChatGPT ora vale 500 miliardi (più di SpaceX) - Affaritaliani.it

Economia

Ultimo aggiornamento: 12:18

OpenAI ruba la corona a Musk, la madre di ChatGPT ora vale 500 miliardi (più di SpaceX)

Questo traguardo rende la società fondata da Sam Altman la startup privata più preziosa al mondo

di Elisa Mancini

OpenAI vola a 500 miliardi di dollari: superata SpaceX, è la startup più preziosa del mondo

OpenAI continua a riscrivere le regole del gioco. La società fondata da Sam Altman, creatrice di ChatGPT, ha appena chiuso una vendita secondaria di azioni da circa 6,6 miliardi di dollari, che porta la sua valutazione a quota 500 miliardi di dollari. Un traguardo che non solo riafferma la sua posizione come protagonista assoluta della corsa globale all’intelligenza artificiale, ma la rende anche la startup privata più preziosa al mondo, sorpassando SpaceX di Elon Musk (ferma a circa 400 miliardi).

Secondo quanto riportato da Bloomberg, il pacchetto di azioni è stato ceduto da attuali ed ex dipendenti a un gruppo di investitori che include nomi di primo piano come Thrive Capital, SoftBank, Dragoneer Investment Group, MGX (fondo sovrano di Abu Dhabi) e T. Rowe Price.

Questa dinamica, tipica delle vendite secondarie, non serve tanto a raccogliere nuovi capitali per l’azienda, quanto a dare liquidità ai dipendenti e, allo stesso tempo, incentivare i talenti a restare. Non a caso, le azioni messe a disposizione erano più di quelle effettivamente vendute.

Solo pochi mesi fa, OpenAI era valutata 300 miliardi di dollari dopo un maxi round da 40 miliardi guidato da SoftBank. Nonostante non sia ancora profittevole, l’azienda ha già stretto contratti milionari con colossi come Oracle e SK Hynix, cavalcando l’ondata di investimenti in data center e infrastrutture cloud che potrebbero assorbire trilioni nei prossimi anni.

Il boom arriva in un momento cruciale per l’azienda. Nata nel 2015 come organizzazione non profit impegnata nello sviluppo etico dell’IA, OpenAI è oggi in trattativa con Microsoft per trasformarsi in una struttura ibrida: una società a scopo di lucro regolata però da una fondazione, pensata per mantenere un equilibrio tra la mission originaria e le esigenze di mercato.

E anche il sorpasso su SpaceX non è soltanto simbolico. Se fino a ieri l’aerospazio era considerato il settore più visionario e finanziariamente appetibile, oggi è l’intelligenza artificiale a conquistare i riflettori.

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