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Economia
Palermo (Acea): "Autostrade dell'acqua da ricostruire, valgono il 20% del pil"
Fabrizio Palermo, Ad di Acea

Palermo (Acea): "Autostrade dell'acqua da ricostruire, valgono il 20% del pil"

La costruzione di una rete di telecomunicazioni unificata potrebbe non essere prioritaria rispetto all'implementazione di un'unica infrastruttura per la gestione dell'approvvigionamento idrico. Questo è uno dei punti centrali del discorso che Fabrizio Palermo, CEO di Acea, terrà oggi in un panel durante la 40a assemblea annuale dell'Anci. Nella tavola rotonda "Gestire la complessità: le grandi infrastrutture per il paese", a cui parteciperà anche il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, Palermo metterà in luce l'importanza del settore idrico, considerando che Acea è il principale operatore italiano nell'ambito della gestione delle risorse idriche, servendo oltre 9 milioni di clienti.

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Palermo, in un'intervista a La Stampa, sottolinea che il problema principale è che, nonostante l'Italia disponga di abbondanti risorse idriche, la gestione delle stesse non viene considerata una priorità nel contesto italiano. Questo è dovuto al fatto che molte delle infrastrutture idriche esistenti sono obsolete, con il 60% di esse che ha più di 30 anni e il 25% addirittura più di 50 anni. Queste infrastrutture, spesso denominate "autostrade dell'acqua," non hanno mai ricevuto una manutenzione adeguata.

L'effetto di questa situazione è significativo sull'economia del Paese, condizionando il 20% del pil italiano. La gestione dell'acqua va oltre il semplice approvvigionamento domestico, coinvolgendo anche il settore agricolo, industriale e l'energia. Nel tentativo di riportare le infrastrutture idriche agli standard adeguati, Palermo ammette che al momento non esistono stime affidabili, ma i dati dimostrano che gli investimenti annui per abitante in Italia sono di soli 56 euro, in confronto a una media europea di 78 euro. La manutenzione delle infrastrutture idriche è essenziale, e le tecnologie moderne possono svolgere un ruolo fondamentale nel monitoraggio.

Nonostante l'abbondanza di risorse idriche in Italia, il costo dell'acqua è notevolmente inferiore rispetto ad altri paesi europei. Il costo al metro cubo in Italia è di 2,1 euro, mentre la media europea è di 3,5 euro. Ad esempio, in Francia il costo è di 4,1 euro e in Germania 5 euro. Per affrontare questa sfida, Palermo suggerisce un aumento moderato delle tariffe e riconoscere il costo delle infrastrutture idriche in modo appropriato per garantire la manutenzione. Rassicura che l'acqua rimarrà gratuita, ma il sostegno agli investimenti è cruciale.

Palermo sottolinea la necessità di rivedere la struttura delle concessioni, che è obsoleta, e favorire economie di scala per una gestione più efficiente del settore idrico. Acea si candida come il principale attore per il consolidamento del settore idrico in Italia, grazie alla sua vasta esperienza, tecnologia avanzata e risultati positivi nell'ambito della gestione idrica.

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