Piazza Affari apre piatta ma poi s'impenna, spread in calo, Saipem affonda
Titoli bancari ancora sotto pressione mentre riprendono fiato Hera, Enel, Recordati e Amplifon. I Future sembravano positivi ma...
Borse, Piazza Affari piatta ma poi s'impenna, spread in rialzo
Era atteso un rimbalzo da parte di Piazza Affari che ieri aveva chiuso in maniera catastrofica. Invece un'apertura piatta, con qualche titolo (Hera, Enel, Recordati e Amplifon) a guadagnare poco più dell'1% e altri, specialmente i bancari, a rincorrere in calo dell'1% o poco più. Giornata piatta e ferma, che è forse la notizia peggiore. Almeno in apparenza, perché poi l'indice gira, i mercati si rianimano e il Ftse Mib guadagna oltre l'1% dopo un'ora di negoziazioni. Tracolla Saipem, ma ormai non è più una notizia: in 6 mesi l'azienda ha bruciato oltre l'80% del proprio valore di mercato.
Fine della grande paura? Per niente. La crisi politica in corso, sigillata dalle dimissioni di Draghi difficilmente riducibili, preoccupa e molto i mercati. Più che altro perché ci sarà da varare una finanziaria senza padri, con i partiti che sentiranno il peso delle elezioni e non vorranno intestarsi provvedimenti impopolari. Lo spread tra Btp e Bund tedeschi apre a 229 punti, in netto rialzo dalla chiusura di ieri, dopo le dimissioni del presidente del Consiglio Mario Draghi, respinte poi dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il rendimento del titolo decennale italiano si attesta al 3,40%.
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