Piazza Affari apre piatta ma poi s'impenna: spread in calo, Saipem affonda - Affaritaliani.it

Economia

Piazza Affari apre piatta ma poi s'impenna: spread in calo, Saipem affonda

Titoli bancari ancora sotto pressione mentre riprendono fiato Hera, Enel, Recordati e Amplifon. I Future sembravano positivi ma...

Borse, Piazza Affari piatta ma poi s'impenna. Spread in rialzo

Era atteso un rimbalzo da parte di Piazza Affari che ieri aveva chiuso in maniera catastrofica. Invece un'apertura piatta, con qualche titolo (Hera, Enel, Recordati e Amplifon) a guadagnare poco più dell'1% e altri, specialmente i bancari, a rincorrere in calo dell'1% o poco più. Per quel che riguarda la chiusura, invece: Hera guadagna il 3,19%, Enel il 3,41%, Recordati rimane piuttosto stabile con il +1,94% e, infine, Amplifon che chiude la seduta guadagnando il 2,12%.

Almeno in apparenza, perché poi l'indice gira, i mercati si rianimano e il Ftse Mib guadagna oltre l'1% dopo un'ora di negoziazioni. In chiusura tracolla Saipem (-29,91%), ma ormai non è più una notizia: in 6 mesi l'azienda ha bruciato oltre l'80% del proprio valore di mercato. Piazza Affari chiude la seduta registrando il +1,84%. 

Fine della grande paura? Per niente. La crisi politica in corso, sigillata dalle dimissioni di Draghi difficilmente riducibili, preoccupa e molto i mercati. Più che altro perché ci sarà da varare una finanziaria senza padri, con i partiti che sentiranno il peso delle elezioni e non vorranno intestarsi provvedimenti impopolari.

Lo spread tra Btp e Bund tedeschi, dopo aver aperto a 229 punti, in netto rialzo dalla chiusura di ieri dopo le dimissioni del presidente del Consiglio, respinte poi dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in chiusura arriva a quota 223 punti. Il rendimento del titolo decennale italiano si attesta invece al 3,01%.