Pirelli ha chiuso il primo semestre del 2020 registrando ricavi pari a 1,81 miliardi di euro, in flessione del 31,6% rispetto al primo semestre 2019 (-28,5% la variazione organica) per "effetto del calo della domanda".
I ricavi High Value sono stati pari al 70,8% del totale (+3,5 punti percentuali rispetto al 67,3% del primo semestre 2019), mentre cresce l'ebit adjusted, positivo per 66,7 milioni di euro (440,5 milioni nel primo semestre 2019), grazie al contributo delle efficienze e delle azioni di contenimento costi che hanno limitato l’impatto del calo della domanda e dello slowdown.
Nel periodo, il gruppo degli pneumatici ha registrato un risultato netto totale pari a -101,7 milioni di euro, con un secondo trimestre negativo per 140,2 milioni di euro. Il risultato netto adjusted (escludendo oneri non ricorrenti e di ristrutturazione e altro, costi diretti legati al Covid-19 e gli ammortamenti immateriali inclusi in PPA) è stato pari a -13,4 milioni di euro.
Il management di Pirelli ha annunciato di aver aggiornato i target comunicati al mercato lo scorso 3 aprile a causa della volatilità dei cambi e delle materie prime. Per il 2020 i vertici stimano ricavi compresi tra circa 4,15 e 4,25 miliardi di euro (circa 4,3 e 4,4 miliardi la precedente indicazione), per effetto dell’impatto cambi, stimato ora circa -4% (circa -2% la precedente indicazione). Il margine Ebit adjusted è stimato fra circa 12% e circa 13% (rispetto a 14% e 15%, come precedentemente stimato).
Per avere "maggiore visibilità sull’evolversi dello scenario macroeconomico alla luce dell’emergenza Covid-19", Pirelli ha annunciato che aggiornerà i target del piano industriale 2020-2022 entro il primo trimestre 2021, e non nel quarto trimestre 2020 come in precedenza anticipato.
Commenti