Economia
Pmi, la burocrazia costa 80 miliardi l'anno, tra le peggiori nell'Ue - I dati allarmanti
Cgia: situazione drammatica tra gli Enti locali del Sud

Pmi, la burocrazia costa 80 miliardi l'anno, tra le peggiori nell'Ue - I dati allarmanti
La burocrazia è un "nemico invisibile" del sistema delle nostre Pmi, drenando almeno 80 miliardi di euro all’anno. Così l’Ufficio studi della Cgia, sottolineando come si tratti di un fardello insopportabile che schiaccia soprattutto le microimprese, costrette a destreggiarsi tra moduli da compilare, documenti da produrre, timbri da apporre e file interminabili agli sportelli pubblici solo per ottenere una semplice informazione.
"I tempi medi per il rilascio di permessi e autorizzazioni da parte della nostra Pubblica amministrazione restano tra i più elevati d’Europa; uno score da non andare particolarmente fieri e riconducibile, in particolare, a un livello di digitalizzazione dei servizi pubblici ancora troppo basso", denuncia la Cgia.
Per la Cgia "la semplificazione del quadro normativo sembra essere una delle operazioni più auspicabili da perseguire per alleggerire il peso della burocrazia normativa. E finalmente qualche segnale importante sta giungendo dall’azione politica della maggioranza. All’inizio dello scorso mese di aprile è stato approvato un disegno di legge del governo che prevede l’abrogazione di oltre 30.700 norme emanate tra il 1861 e il 1946. Una volta approvata definitivamente, questa misura ridurrà del 28 per cento lo stock delle norme vigenti. Speriamo che i tempi di approvazione siano ragionevolmente brevi".
E nell'Ue siamo tra i peggiori. Secopndo la Bei il 90% delle imprese italiane ha dichiarato di avere del personale impiegato per adempiere agli obblighi normativi. Tra i paesi big dell’Unione, nessun altro ha registrato un risultato peggiore (in Francia il dato è all’87%; in Germania 84% e in Spagna%; media Ue all’86%).
La situazione è drammatica tra gli Enti locali del Sud. La Cgia segnala che la prima regione d’Italia è il Friuli Venezia Giulia che si colloca al 63esimo posto a livello europeo. Seguono la provincia Autonoma di Trento (81°), la Liguria (95°) e la Provincia Autonoma di Bolzano (96°). Male le regioni del Sud: Puglia al 195° posto, Calabria al 197°, il Molise al 207° e la Sicilia al 208° si collocano proprio in coda alla classifica generale.