PopVicenza non riesce a fissare il prezzo. Forchetta da 0,1 a 3 euro per l'aumento - Affaritaliani.it

Economia

PopVicenza non riesce a fissare il prezzo. Forchetta da 0,1 a 3 euro per l'aumento

Niente prezzo per le nuove azioni della Popolare di Vicenza. L'aumento di capitale da 1,75 mld euro di B.P.Vicenza avrà invece una forchetta di prezzo compreso tra 0,1 e 3 euro per azione. Il Cda di B.P.Vicenza ha individuato, d'intesa con i joint global coordinator, l'intervallo di valorizzazione indicativa del capitale economico di riferimento al fine esclusivo di consentire la raccolta delle manifestazioni di interesse da parte degli investitori istituzionali nell'ambito del Collocamento Istituzionale di azioni di Banca Popolare di Vicenza, finalizzata alla relativa quotazione sul Mercato Telematico Azionario (l'Offerta Globale).

Nel corso delle attivita' di pre-marketing e di investor education effettuate presso investitori istituzionali di elevato standing nazionale ed internazionale sono emerse "indicazioni di interesse non sufficienti" a consentire la determinazione di uno specifico intervallo di valorizzazione indicativa secondo la normale prassi di mercato. Cio' premesso, spiega la banca in una nota, anche in considerazione dell'interesse sociale che l'aumento di capitale e' diretto a realizzare, la banca, al solo fine di consentire la raccolta di manifestazioni di interesse da parte degli investitori istituzionali nell'ambito del Collocamento Istituzionale, ha individuato, d'intesa con i coordinatori dell'Offerta Globale, un intervallo di valorizzazione indicativa compreso tra un minimo non vincolante di 0,10 euro per azione (alla luce dei limiti tecnici connessi alla fissazione di un prezzo da determinarsi tenendo conto del multiplo P/TBV minimo matematicamente implicito nell'importo complessivo dell'aumento di capitale, pari a circa 0,38 volte) e un massimo vincolante, pari al prezzo massimo, di 3 euro per azione (in considerazione dell'opportunita' di disporre di un margine di flessibilita' alla luce dei significativi livelli di volatilita' attualmente riscontrabili sui mercati finanziari, in particolare con riferimento al settore bancario italiano).

In particolare, il prezzo massimo: corrisponde a un multiplo P/TBV di 0,45 volte, sostanzialmente allineato al multiplo medio espresso dai prezzi azionari relativi alle banche popolari italiane quotate calcolato alla data del 15 aprile; corrisponde a una valorizzazione del capitale economico della banca post-aumento di capitale che rappresenta una maggiorazione del 20% rispetto alla valorizzazione del capitale economico della banca post-aumento di capitale determinata sulla base del prezzo minimo dell'intervallo di valorizzazione. L'intervallo di valorizzazione indicativa corrisponde a una valorizzazione del capitale economico dell'istituto post-aumento di capitale compresa tra un minimo non vincolante ai fini della determinazione del prezzo dell'Offerta Globale di circa 1.510 mln euro e un massimo vincolante di circa 1.800 mln euro. Le informazioni contenute nel comunicato, spiega infine la banca, non devono essere poste a fondamento della decisione di aderire alla prospettata Offerta Globale, in relazione alla quale occorrera' fare riferimento esclusivamente al Prospetto Informativo che sara' pubblicato da Banca Popolare di Vicenza ad esito dell'approvazione da parte di Consob, procedimento che alla data odierna e' ancora in corso. Il prezzo delle nuove azioni e' molto lontano sia dai 6,3 euro fissati dalla banca come controvalore del diritto di recesso al momento della recente trasformazione in Spa, sia dai 62,50 euro a cui l'istituto di credito vicentino aveva messo in vendite le proprie azioni in occasione dell'ultima ricapitalizzazione lanciata ad agosto del 2014.

Intanto, oggi la Consob dovrebbe dare luce verde al prospetto informativo dell'operazione. In questo modo si dara' la possibilita' alla banca di lanciare l'offerta gia' nella giornata di mercoledi' con il contestuale avvio del road show. A tal proposito il presidente Giuseppe Vegas, a margine di un convegno alla Luiss, ha confermato che "esaminiamo oggi la pratica". Sotto il profilo azionario i grandi soci sono pronti per la costituzione di un patto di sindacato volto a stabilizzare la governance in vista dell'assemblea. In cabina di regia c'e' l'associazione Futuro 150, presieduta da Silvio Fortuna, che raggruppa alcuni dei principali azionisti del gruppo creditizio berico e che oggi e' proiettata verso l'8% del capitale. "L'idea sarebbe quella di costituire almeno un patto di consultazione, ma probabilmente anche di voto, prima del lancio dell'aumento", spiega a MF-Milano Finanza Andrea Beretta Zanoni, docente di Economia Aziendale all'Universita' di Verona e portavoce del progetto. Da segnalare infine le dimissioni, con decorrenza immediata, di Giuseppe Mannella dalla carica di sindaco supplente della banca, dovute a motivi di ordine professionale e personale.