Poste, dopo il semestre record guarda a Tim e alla rete. Attesa dell'ok Antitrust per realizzare le sinergie - Affaritaliani.it

Economia

Ultimo aggiornamento: 19:35

Poste, dopo il semestre record guarda a Tim e alla rete. Attesa dell'ok Antitrust per realizzare le sinergie

 Poste Italiane punta alla creazione di valore  dopo l'acquisto della quota di circa il 24,8% di Tim

di Maddalena Camera

Poste in attesa dell'Ok Antitrust per realizzare le sinergie con Tim

Poste Italiane punta alla creazione di valore  dopo l'acquisto della quota di circa il 24,8% di Tim. Lo dice Matteo Del Fante ad del gruppo postale che vede come principali azionisti Cdp e Mrf  e dunque il governo.  "Siamo azionisti industriali di lungo termine e crediamo alla realizzazione di forti sinergie con Tim con cui stiamo lavorando molto bene e stiamo esplorando le opportunita'". 

Del Fante ha innanzitutto ricordato la sigla tra Tim e PostePay di un Memorandum of understanding per l'avvio dal primo gennaio 2026 dello switch all'infrastruttura di Tim per i servizi di fonia e dati di PostePay e l'operatore virtuale  Poste Mobile (il maggiore nel suo genere in Italia con 6 milioni di clienti)  che passeranno dalla rete di  Vodafone a  quella di Tim.  Quanto all'acquisizione di Tim manca solo l'ok Antitrust che è rallentato proprio dalle molte sinergie  che le due aziende vogliono realizzare insieme utilizzando l'ampia rete di uffici postali per la vendita di servizi agli utenti di Poste Italiane.  "Al momento tecnicamente non siamo pienamente autorizzati dall'Antitrust per Tim e, assumendo che avremo il via libera, esploreremo potenziali sinergie sui costi e cominceremo a vedere le entrate in futuro- ha spiegato Del Fante in conference call-  ma per fare questo, al momento, non pensiamo che ci sia bisogno di una riorganizzazione per raggiungere i risultati".

Da sottolineare che Poste Italiane ha chiuso  un semestre record, alzato  gli obiettivi di fine anno e guarda adesso allo sviluppo della rete in sinergia con l'investimento in Tim.  "Un ottimo semestre - ha detto l'ad - grazie al supporto di tutte le unità di business. Continuano a crescere i pacchi, c'è un'ottima performance delle assicurazioni, va molto bene PostePay. Ma il  contributo più importante è stato dato da Bancoposta e dai servizi finanziari anche senza licenza bancaria.  La decisione per una eventuale richiesta spetta agli azionisti, non del management.  Al momento però  c'è nulla in programma per cambiare lo status di Poste Italiane".  In Borsa il titolo è salito del 2,77% con una capitalizzazione di circa 23 miliardi di euro. 

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