Ppf rilancia la sfida a Mfe, confermata l’offerta cash su ProSieben. Ma per gli analisti la spunterà Pier Silvio

Ppf rilancia la sfida a Mfe su Prosieben. Ma per gli analisti la spunterà Pier Silvio

Ppf manterrà invariata la propria offerta pubblica parziale in contanti per Prosieben, di cui già possiede il 15%, a 7 euro per azione, confermando che si tratta della migliore e ultima proposta. L’operazione rimane aperta fino al 13 agosto, in contrapposizione rispetto a quella di Mfe (che ha già in portafoglio il 33% di Prosieben), con regolamento previsto entro il 28 agosto.

Nel comunicato, Ppf evidenzia i principali vantaggi della propria offerta rispetto a quella concorrente: offerta interamente in contanti, che garantisce certezza immediata sul valore, a differenza della proposta Mfe che prevede un corrispettivo misto composto da 4,48 euro in cash e 1,3 azioni (che vuole dire circa 8.06 euro ai prezzi di mercato), relativa al 100% del capitale, e considerata meno liquida e dipendente dalla realizzazione delle sinergie dichiarate (fino a 419 milioni a livello di EBIT secondo Mfe).

Tutte le condizioni regolamentari legate all’offerta Ppf risultano già soddisfatte, mentre l’offerta Mfe, qualora portasse al superamento del 50% del capitale, richiederebbe autorizzazioni regolamentari negli Stati Uniti, con il rischio di ritardi significativi nel settlement e nel pagamento.

I vertici di Ppf avevano ipotizzato una possibile integrazione tra le attività di MFE, Prosieben e Cme, ossia la controllata di PPF attiva nel settore broadcasting Tv in 7 paesi dell’Europa centro-orientale. Tuttavia, l’operazione era gradita a Mfe che non voleva procedere con un merger a tre per evitare un’eccessiva diluizione.

L'ex-Mediaset ha indicato metà settembre come tempistica per la definizione della propria offerta. Secondo gli analisti l'offerta della società guidata da Pier Silvio Berlusconi sarebbe comunque la più competitiva anche se in contanti e azioni.