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Economia
Pronta maxi rottamazione delle cartelle esattoriali: ecco come
(fonte  pixerpay)

Il governo pronto a varare una maxi-rottamazione delle cartelle esattoriali

Il governo sarebbe pronto a varare una maxi-rottamazione di cartelle esattoriali di importo medio-basso. Da settembre 2021 era ripreso stabilmente l’invio degli accertamenti dopo la “pace” originata dal Covid. Ora però si rischia che arrivi un vero e proprio tsunami sulle famiglie e le imprese a causa del combinato disposto di inflazione, caro energia e guerra in Ucraina. Alla fine dell’estate sono state notificate 10 milioni di cartelle, cui se ne sommeranno altre 5 entro la fine dell’anno. Ma più della metà di queste rientra nella categoria “cartelle pazze”, cioè già estinte o che contengono errori.

Secondo il Corriere della Sera nel triennio 2022-2024, una bozza di convenzione tra Agenzia delle Entrate e Mef sancisce la riscossione per quest’anno del 70% delle cartelle. Inoltre si aggiungono i tempi dimezzati per pagare gli avvisi bonari inviati dall’Agenzia dopo i controlli formati sulle dichiarazioni dei redditi. Dal 4 settembre la regolarizzazione di quanto dovuto rispetto Irpef e Iva deve avvenire entro 30 giorni e non più entro 60.

Ecco perché la presidente del Consiglio si è affrettata a dichiarare nel suo discorso alle Camere che “sarà necessario - ha detto Meloni nel discorso programmatico alla Camera - mantenere e rafforzare le misure nazionali a supporto di famiglie e imprese, sia sul versante delle bollette che del carburante. Un impegno finanziario imponente che drenerà gran parte delle risorse reperibili e ci costringerà a rinviare altri provvedimenti che avremmo voluto avviare già nella prossima legge di Bilancio”.

L’idea sarebbe quella di avere un nuovo dl Aiuti, poi la Legge di Bilancio con una nuova sanatoria delle cartelle per il prossimo anno. L’operazione di “saldo e stralcio” potrebbe prevedere che siano cancellati fino a mille euro, mentre per quelli fino a 2 mila/2.500 euro risalenti fino al 2015 si parla del saldo del 20% del dovuto e del taglio del restante 80%.

Come ricorda Il Messaggero Si pensa poi a una rottamazione quater per i debiti con importi maggiori e relativi sanzioni e interessi ridotti tutti al 5% e con una rateizzazione almeno quinquennale, più probabilmente decennale. E un’altra ipotesi allo studio riguarda quelle pendenze che ancora non hanno ricevuto la cartella esattoriale. Per loro potrebbe avvenire una “tregua fiscale”. Il Messaggero parla di una formula 5+5: una sanzione forfettaria del 5% e la rateizzazione in 5 anni. 

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