Trema il mondo delle stablecoin, S&P declassa Tether: rischio più alto sul mantenimento dell’ancoraggio al dollaro - Affaritaliani.it

Economia

Ultimo aggiornamento: 09:49

Trema il mondo delle stablecoin, S&P declassa Tether: rischio più alto sul mantenimento dell’ancoraggio al dollaro

L’agenzia di rating taglia il giudizio per l’aumento degli asset ad alto rischio nelle riserve e la persistente scarsa trasparenza, avvertendo possibili scenari di sottocollateralizzazione per la stablecoin

di Salvatore Isola

S&P declassa Tether: rischia di non mantenere la parità col dollaro

S&P Global Ratings ha ridotto il giudizio sulla capacità di Tether, la principale stablecoin al mondo, di mantenere il suo ancoraggio al dollaro, tagliandola da 4 (limitata) a 5 (debole). La revisione negativa, si legge in una nota, riflette l'aumento dell'esposizione ad asset ad alto rischio delle riserve di Tether nell'ultimo anno e le persistenti lacune nell'informativa sulla composizione delle stesse. Questi asset, ricorda S&P, includono bitcoin, oro, prestiti garantiti, obbligazioni societarie e altri investimenti, tutti soggetti a informative limitate e a rischi di credito, di mercato, di tasso di interesse e di cambio.

Il bitcoin, rileva ancora l'agenzia di rating, rappresenta ora circa il 5,6% dei Tether in circolazione, superando il margine di sovracollateralizzazione del 3,9%, il che indica che la riserva non è più in grado di assorbire completamente un calo del suo valore. Un calo del valore di bitcoin, combinato con un calo del valore di altri asset ad alto rischio, avverte S&P, potrebbe quindi ridurre la copertura da parte delle riserve e portare a una sottocollateralizzazione, cioè a una carenza di garanzie, per il Tether.

S&P rileva che "gran parte" delle riserve sono investite in Treasury a breve termine e altri equivalenti di liquidità in dollari. Tuttavia, Tether continua a fornire informazioni limitate sull'affidabilità creditizia dei suoi depositari, delle controparti o dei fornitori di conti bancari. Tra le "altre debolezze" rilevate figura "la scarsa trasparenza nella gestione delle riserve e nella propensione al rischio, la mancanza di un solido quadro normativo, l'assenza di segregazione degli asset per tutelare dall'insolvenza dell'emittente e le limitazioni alla rimborsabilità primaria dei Tether.