Snam,nel mirino anche la greca Desfa.I piani di Alverà per l'espansione estera - Affaritaliani.it

Economia

Snam,nel mirino anche la greca Desfa.I piani di Alverà per l'espansione estera

Dal 7 marzo scorso, quando Snam ha annunciato il nuovo piano industriale al 2021 che prevede 5 miliardi di euro di investimenti, di cui 4,7 per infrastrutture con base in Italia ma destinate a interfacciarsi con le reti europee del gas, come il completamento del gasdotto Tap (tra Azerbaijan e Italia) e il “reverse flow” di Tag (che collega Russia, Austria e Italia), il titolo ha guadagnato in borsa un rotondo 9,3%, passando da poco meno di 3,8 a 4,15 euro per azione. Segno dell’apprezzamento per gli sviluppi previsti per il gruppo guidato da Marco Alverà, che tra l’altro prevedono il finanziamento per 1,4 miliardi di euro (direttamente dalle controllate, in questo caso) del gasdotto Tigf, che copre il sud della Francia, e dell’Interconnector, che collega la Gran Bretagna all’Europa, oltre che il potenziamento della capacità di stoccaggio di gas in Italia.

Tanta carne al fuoco per il prossimo quadriennio, dunque, cui si sono sommate nelle ultime settimane ulteriori notizie positive, dalla possibilità di partecipare alla gara per la quota Edison del 7,3% dell’impianto LNG di Rovigo (controllato da Exxon Mobil col 70,7% e da Qatar Terminal Company col 22%) e per il 100% del metanodotto Cavarzere-Minerbio, lungo 84 chilometri, che collega il terminale stesso alla rete Snam. In realtà su quest’ultimo punto Alverà non ha voluto sbilanciarsi, anche perché non va dimenticato che i due soci di controllo hanno un diritto di prelazione sulla quota di Edison, iscritta a bilancio per 159 milioni di euro. Analisti e investitori sembrano comunque più interessati all’eventuale acquisizione del metanodotto, che nel bilancio di Edison vale 32 milioni, dato che l’operazione sarebbe “coerente con i target e la strategia del gruppo” come notano gli uomini di Banca Akros, giudizio sostanzialmente condiviso da Equita Sim.

Se in Italia l’attenzione resta comunque almeno in parte concentrata sulle polemiche che hanno finora contraddistinto l’avanzata del progetto Tap, col governatore della Puglia, Michele Emiliano, che ha anche proposto di spostare il punto di approdo rispetto alla spiaggia di San Foca,nel comune di Melendugno (ipotesi che ancora ieri in un’intervista il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, ha sottolineato comportare la fine dell’intero progetto), Snam non intende limitare la sua operatività in patria.

Alverà ha infatti confermato in giornata che il gruppo è interessato alla gara per la privatizzazione della greca Desfa, che per ora “non è ancora entrata veramente nel vivo”, ma il cui processo sta partendo dopo la pubblicazione dei bandi. Snam, ha ricordato Alverà, è già stata interessata in passato e lo resta “per vicinanza geografica”, guardando “con interesse le opportunità di espansione che creino valore per gli azionisti”, richiamandosi ai “criteri di investimento in opportunità che creino valore, che siano sinergiche e che siano attigue” richiamati anche nel piano industriale.

(Segue...)