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Economia
Stellantis, ricavi doppi a 300 mld entro 2030.La ricetta green-tech di Tavares
Carlos Tavares Amministratore delegato di Stellantis

"Il nostro viaggio è sostenuto dall'innovazione e dall'eccellenza ingegneristica, che ci consentiranno di dotare delle tecnologie più recenti tutti i nostri veicoli, dai più economici a quelli di lusso e ad alte prestazioni presenti nella nostra incredibile offerta di marchi. Il cliente è al centro di tutto ciò che facciamo. Puntiamo a essere il numero uno nella soddisfazione del cliente per i nostri prodotti e servizi in ogni mercato". In particolare, "presteremo un'attenzione eccezionale all'esperienza completa end-to-end, lavorando per eliminare qualsiasi ostacolo in tutta la catena del valore. Guideremo il mercato dei veicoli commerciali con il più efficiente portafoglio di prodotti e servizi portando soluzioni eccezionali ai nostri clienti professionali", ha commentato Tavares durante la conference call

Il futuro degli stabilimenti europei, secondo il numero uno di Stellantis, non dipende tanto dalle decisioni del management del gruppo quanto dalle dimensioni del mercato auto europeo. “Sugli stabilimenti italiani vale la stessa risposta che vale per quelli francesi, tedeschi, spagnoli... noi siamo in una posizione offensiva per quanto riguarda i prodotti, le tecnologie, gli investimenti, il punto è la dimensione del mercato europeo”, ha spiegato Tavares. "Il mercato europeo ora è di 15 milioni di unità, prima del Covid era a 18 milioni. Se il mercato continua a scendere non e' tanto un problema di Stellantis, quanto di tutta Europa. Dobbiamo proteggere le dimensioni del mercato europeo”, ha sottolineato Tavares.

Re David- De Palma (Fiom): “Chiediamo garanzie per i lavoratori italiani, stato di agitazione fino all’incontro al Mise”

Da parte loro le sigle sindacali non si dicono completamente soddisfatte. “Il piano strategico a lungo termine 'Dare Forward 2030' presentato oggi dall'amministratore delegato di Stellantis Carlos Tavares non contiene nessuna garanzia per i metalmeccanici italiani. È proclamato lo stato di agitazione per garantire l'occupazione in tutti gli stabilimenti, fino all'incontro convocato dal ministero dello Sviluppo economico per il prossimo 10 marzo", hanno dichiarato in una nota congiunta Francesca Re David, segretaria generale Fiom-Cgil e Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive.

"È necessario un confronto sul piano industriale, sul futuro dei lavoratori in produzione, negli enti di ricerca e sviluppo e nelle funzioni di staff, e sulle aziende della componentistica committenti. Le lavoratrici e i lavoratori stanno subendo la cassa integrazione da anni", dicono Re David e De Palma.

Ciò detto, "se non ci saranno garanzie, a partire dal 10 marzo, sulle missioni produttive, sugli investimenti, sui modelli e sui volumi, conclude la Fiom, si mobiliterà con le lavoratrici e con i lavoratori per un piano necessario per superare il ricorso agli ammortizzatori sociali e per far ripartire l'industria dell'automotive con investimenti per la transizione nel nostro Paese".

(Segue...)

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