Economia
Stellantis, svolta clamorosa: il nuovo Ceo non guiderà il gruppo dall'Italia. La nuova sede operativa di Antonio Filosa
Tavares aveva scelto Parigi come sede operativa, così come i suoi predecessori Sergio Marchionne e Mike Manley avevano fatto con Torino ai tempi di Fiat Chrysler Automobiles

Antonio Filosa
Stellantis sposta il baricentro negli Stati Uniti: il nuovo Ceo Antonio Filosa opererà da Detroit
Antonio Filosa, nuovo amministratore delegato di Stellantis, lavorerà da Detroit. La conferma è arrivata dal gruppo e segna un passaggio importante per la multinazionale dell’auto. Se l’Europa continua a rappresentare il primo mercato per volumi, è il Nord America a garantire oggi i maggiori profitti. La scelta di spostare il baricentro decisionale negli Stati Uniti ne è la dimostrazione.
Filosa è stato nominato lo scorso 28 maggio, prendendo il posto di Carlos Tavares. Quest’ultimo aveva scelto Parigi come base operativa, mentre prima di lui sia Sergio Marchionne che Mike Manley avevano mantenuto Torino al centro delle operazioni ai tempi di Fiat Chrysler Automobiles. Con il trasferimento in Michigan, però, il centro di comando della quarta casa automobilistica mondiale si sposta definitivamente oltreoceano.
Sulla scelta del nuovo CEO, il presidente John Elkann ha spiegato oggi durante l’Automotive News Europe Congress a Torino: "Il processo è stato lungo, ma la decisione del consiglio è stata unanime. Filosa è una persona empatica, sa relazionarsi e comprendere le persone. Questo è un punto di forza, perché Stellantis è fatta di persone". Elkann ha poi sottolineato l’esperienza internazionale maturata da Filosa: "Conosce tutto il processo dell’automobile, dalla produzione alla vendita. Ha lavorato in Europa, Sud America e Nord America: un bagaglio fondamentale per gestire i rapporti con governi e istituzioni".
La decisione di puntare sugli Stati Uniti rispecchia la strategia di Stellantis, che vuole rafforzare la propria presenza in un mercato sempre più competitivo e complesso. Il Nord America diventa così il fronte principale su cui concentrare attenzione e investimenti. Negli ultimi anni Elkann ha anche intensificato i contatti con la leadership americana, incluso il presidente Donald Trump.
Al tempo stesso, si allenta sempre di più il legame con Torino, storico quartier generale dell’epoca Fiat. La città, che sotto Marchionne aveva mantenuto un ruolo centrale, oggi assiste a uno spostamento definitivo delle leve decisionali verso gli Stati Uniti. Il trasferimento di Filosa negli USA coincide anche con un nuovo pacchetto retributivo: 1,8 milioni di dollari l’anno come stipendio base, che grazie a bonus e incentivi potrà salire fino a 18 milioni nel 2026 e a un massimo di 23 milioni entro il 2028.