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Economia
Stop a bollette e rate del mutuo. In arrivo il decreto anti-coronavirus

Si attiva la rete di governo e istituzioni finanziarie per cercare di mettere una pezza agli effetti depressivi del coronavirus sull'economia. Mentre Banca Intesa si è detta pronta a sospendere per 3 mesi le rate dei finanziamenti a famiglie e aziende interessate direttamente e indirettamente dall’emergenza (incluse le realtà imprenditoriali che hanno scambi con la Cina), il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli ha convocato per domani pomeriggio le associazioni datoriali, Confindustria in primis, per "un confronto sulle misure da adottare per fronteggiare le conseguenze derivanti dal coronavirus sul sistema produttivo del Paese".

Fonti vicine al Mise riferiscono che i tecnici del dicastero lavorano alacremente per mettere a punto un decreto ad hoc con le misure per le famiglie e le imprese della zona rossa, pacchetto che prevede l'accesso facilitato al fondo garanzia piccole e medie imprese, le sospensioni dei pagamenti nei contratti di somministrazione di energia elettrica e di forniture gas, contributi per la ripresa delle attività in caso di accertato danno, indennizzi anche alle imprese che hanno subito danni indiretti e la sospensione dei termini per gli adempimenti societari. 

Anche dal Ministero dell'Economia e delle  Finanze arrivano i primi provvedimenti come la sospensione del versamento di tributi, bollette e contributi previdenziali e l'accesso facilitato al fondo di garanzia per le Pmi.

"Stiamo lavorando al testo di un nuovo decreto legge che consenta ai cittadini e alle imprese che ricadono all'interno della zona rossa di affrontare questo periodo di quarantena senza particolari preoccupazioni sotto l'aspetto delle incombenze fiscali e piu' generalmente per consentire al mondo dell'impresa un'immediata ripresa dell'attivita' al termine del periodo di isolamento", ha spiegato stamane il vice ministro dell'Economia e delle Finanze, Laura Castelli. "In queste ore ho sentito tutti i colleghi di Governo, per fare in modo che il testo del Decreto sia il più completo possibile", ha aggiubto la politica grillina.

Il viceministro dell'Economia, Antonio Misiani, ha spiegato che il decreto lampo dovrebbe arrivare tra domani e dopodomani. "Stiamo predisponendo misure che inseriremo in un decreto legge che dovrebbe andare in Consiglio dei ministri tra domani e dopodomani", ha detto il viceministro spiegando che le misure "vanno dalla sospensione del versamento dei tributi erariali e dei contributi previdenziali, dalla sospensione della riscossione all'accesso facilitato al fondo di garanzia per le Pmi e alla sospensione delle bollette".

"Stiamo lavorando con Abi per la sospensione del pagamento delle rate dei mutui bancari - ha aggiunto - e saranno previsti dei contributi per la ripresa delle attivita' economiche in caso di danni accertati. Queste misure riguarderanno i comuni della zona rossa, poi e' necessario fare un ragionamento piu' ampio. Parliamo di regioni come Lombardia, Veneto e Piemonte, che hanno adottato ieri provvedimenti di chiusura di diverse attivita' pubbliche: li' bisognera' valutare l'impatto sull'economia e verificare l'adozione di misure piu' significative se la cosa proseguira'". 

"Stiamo monitorando attentamente l'evoluzione della congiuntura economica in relazione a quello che sta accadendo: e' evidente che se questi dati venissero confermati sara' necessario adottare delle misure piu' significative, anche attraverso un decreto crescita che potrebbe a questo punto essere adottato a ridosso della presentazione del Def", ha spiegato ancora Misiani. "Se c'e' una cosa che dobbiamo evitare in questa fase", ha aggiunto, "e' la prosecuzione di tensioni commerciali che hanno gia' ridotto la crescita dell'economia nel 2019 e minacciano di farlo anche nel 2020". 

Contemporaneamente è allo studio del ministro del Lavoro Nunzia Catalfo un pacchetto di misure sul fronte degli ammortizzatori sociali. Si pensa a strumenti di tutela dallo stop all'attività produttiva per i lavoratori coinvolti, come cassa integrazione ordinaria, fondo di integrazione salariale, Cig in deroga per le aziende con meno di 6 dipendenti. E c'è anche la possibilità per la Pubblica amministrazione e i privati di fare ricorso al «lavoro agile» (a distanza, da casa) anche in deroga ai limiti percentuali stabiliti dai contratti collettivi e dalla legge. Catalfo ha detto che le tutele riguarderanno anche i non residenti che si recano nelle zone interessate dall'emergenza per lavoro. 

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