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Economia
Tesla, Musk fa causa a Trump sui dazi. Auto con la super-batteria non convince
LaPresse

Mentre il "Battery Day” di Tesla con la promessa di un modello mass-market da 25.000 dollari delude il mercato, Elon Musk porta l'Amministrazione Trump in tribunale. L’eccentrico miliardario sudafricano ha deciso infatti di fare causa alla Casa Bianca per bloccare i dazi del 25% sulle componenti per auto che la sua società importa dalla Cina. Tesla, si legge sulla stampa statunitense, vuole ottenere un ordine da parte della Us Court of International Trade di New York che dichiari i dazi fuorilegge e che imponga all'amministrazione di restituire, con gli interessi, i soldi che il gruppo automobilistico ha già pagato.

tesla model y 3
 

Nel mirino di Tesla ci sono le cosiddette List 3 e List 4. La prima è entrata in vigore nel 2018 e stabilisce dazi al 25% su 200 miliardi di import dalla Cina. La seconda è invece scattata nel 2019 e prevede tariffe al 7,5% su 120 miliardi di importazioni cinesi. Tutte e due le liste includono centinaia di prodotti specifici, che vanno dai materiali grezzi ai componenti elettronici. E, al momento, non è chiaro a cosa faccia precisamente riferimento Tesla. L'imposizione delle "List 3 e List 4 è stata arbitraria e capricciosa con il rappresentate per il commercio estero che non ha concesso l'opportunità per commentare e non ha considerato rilevanti fattori nella sua decisione", hanno affermato i legali del gruppo californiano.

Il blitz di Musk in tribunale contro Trump arriva mentre il titolo Tesla crolla di oltre l’8% a Wall Street, deprimendo tutto il Nasdaq. Secondo gli analisti del Nyse nel "Battery Day”, che ha avuto luogo nelle vicinanze dello stabilimento di Fremont dopo un'attesa durata mesi a causa dei ritardi causati dalla pandemia di coronavirus, sono state parecchie le omissioni e poco chiare le indicazioni sulle scadenze di consegna di un'auto elettrica più economica ottenuta utilizzando batterie a basso costo, realizzando così un veicolo da 25.000 dollari in grado di trasformare la società in una delle più grandi case automobilistiche del mondo. Un progetto che secondo il fondatore e Ceo richiederà almeno tre anni per essere messo in pratica.

Musk ha aggiunto inoltre che, dopo aver incrementato le consegne del 50% lo scorso anno, si aspetta adesso una crescita del 30%-40% nel 2020, nonostante la breve chiusura obbligata dello stabilimento statunitense causata della pandemia, che ha reso quest'anno "uno degli anni più difficili della storia di Tesla".

Gli investitori si aspettavano due grandi annunci dal fondatore di Tesla: lo sviluppo di una batteria da "milioni di miglia" per 10 anni o più, e un obiettivo specifico di riduzione dei costi - espresso in dollari per chilowattora - che avrebbe finalmente fatto scendere il prezzo di un veicolo elettrico al di sotto di quello di un'auto a benzina. Gli analisti di Ubs hanno dichiarato che le innovazioni che ha presentato e la promessa fatte da Musk comportano anche dei rischi.

"Quando (l'auto) arriverà, ci sarà una significativa concorrenza nel segmento, da parte del gruppo Volkswagen, tra gli altri", hanno scritto gli analisti della banca in una nota ai clienti. "Il mercato eè (anche) probabile che prenda negativamente il fatto che ci vorrà almeno un altro anno per vedere (alcune di queste) innovazioni (della batteria) in un prodotto reale". Gli analisti della Deutsche Bank hanno invece spiegato che il piano triennale per ottenere una riduzione del 56% dei costi delle batterie potrebbe aumentare materialmente il volume e le prospettive di margine di Tesla. 

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