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Economia
Tim, per Labriola anche la "grana" sindacati. E la Consob accende un faro


“Un iniziale spezzatino dove la società dei servizi, per come viene disegnata, si appresta a essere il veicolo attraverso il quale l'azionista di riferimento Vivendi mira a rientrare delle perdite finanziarie fino ad oggi accumulate”, chiosano attaccando il gruppo francese controllato dalla famiglia Bollorè, azionista con quasi il 24% del capitale. “Un'azienda del genere, focalizzata su queste linee di business - continuano - è particolarmente appetibile per i fondi di investimento e come base clienti per il mercato dei contenuti, campo nel quale Vivendì continua ad avere grandi interessi. Si presterebbe poi ad essere ulteriormente spezzettata perchè attuando la valorizzazione di alcune specifiche parti di essa (cloud, Iot, cybersecurity) si potrebbe realizzare, nel breve e medio periodo, ulteriori e interessanti profitti".

La società della rete, "a una prima lettura, appare del tutto svuotata dell’intelligenza, i servizi a valore aggiunto saranno realizzati da altri. Tra l'altro è un soggetto industriale incompiuto perchè sarebbe davvero folle pensare di avere nel Paese due società wholesale only la NetCo e Open Fiber". Il tutto si tradurrebbe in un pessimo segnale "di quello che potrebbe essere il modello di società della rete unica a controllo pubblico che pure viene molto attenzionata e sostenuta dalle forze politiche che abbiamo incontrato in queste settimane".

Si profila, quindi, una società della rete che, "sebbene potrebbe essere a controllo pubblico, non avrà prospettive di sviluppo e non risolve il problema del digital divide. Se i numeri che circolano in questi giorni sono veritieri, si parla di 25-30.000 persone che potrebbero transitarvi, un'azienda che entro il 2026 avrà finito la progettazione dell'infrastruttura di base per poi limitarsi a manutenerla non tranquillizza affatto il sindacato confederale e i lavoratori sotto il profilo della tenuta occupazionale e della qualità del lavoro che dovrà svolgere. Il tutto con il peso dell'ingente debito pregresso di Tim e di quanta parte ne verrà assegnato alla nuova società di rete”, concludono le sigle.

Intanto, mentre sul finire della prossima settimana dovrebbero essere consegnate al comitato ad hoc le conclusioni degli advisor Goldman Sachs e di Lion Tree in merito alla proposta Kkr, per poter essere esaminate dal Cda in una riunione a metà mese, la Consob ha acceso un faro sull'andamento del titolo, massima attenzione imposta dalle forti oscillazioni odierne del prezzo delle azioni a Piazza Affari.

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