Ucraina, l'Ue sfida Putin: intesa sul tetto di 60 dollari al petrolio russo
Gli ambasciatori degli Stati membri dell'Ue hanno raggiunto l'intesa: il greggio di riferimento russo per l'export è ora di 60 dollari al barile
Price cap al petrolio russo, i petroliferi scontano l'accordo Ue in Borsa: a Milano giù Tenaris e Eni
La Borsa di Milano ha chiuso in ribasso come il resto d'Europa, scontanto i dati migliori delle attese del mercato del lavoro statunitense a novembre. In particolare, sono rimasti deboli i petroliferi, condizionati dal prossimo avvio dell'embargo Ue sul petrolio russo. Erg ha perso il 2,03%, Tenaris l'1,65% ed Eni l'1,40%. In difficoltà il settore automotive dopo i dati sulle immatricolazioni di ieri, con Stellantis che ha lasciato sul terreno il 2,05% e Pirelli l'1,22%. Venduta anche Tim (-2,06%). In profondo rosso Moncler (-3,23%).
Acquisti si sono registrati invece nel comparto del risparmio gestito: Banca Generali è salita del 2,38%, Finecobank dell'1,94% e Banca Mediolanum dell'1,27%. Miglior titolo dell'indice principale è risultato Amplifon, con un balzo del 3,22%. In vista anche Campari, con un rialzo dell'1,98%. L'euro ha chiuso in calo, con il dollaro rafforzato dai dati sul mercato del lavoro.
La moneta europea, in difficoltà anche nei confronti dello yen, è stata scambiata a fine seduta in zona 1,0480 contro il biglietto verde e a circa 141,85 rispetto alla controparte giapponese. Infine, lo spread tra Btp decennali e omologhi Bund tedeschi ha terminato in flessione. Il differenziale si è attestato a 191 punti, contro i 188 della vigilia, con il rendimento dei Buoni italiani in crescita al 3,77% dal 3,73% precedente.
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