Ucraina-Russia, l’ottimismo sui negoziati spinge le Borse europee. Milano chiude positiva con lusso e banche - Affaritaliani.it

Economia

Ultimo aggiornamento: 16:05

Ucraina-Russia, l’ottimismo sui negoziati spinge le Borse europee. Milano chiude positiva con lusso e banche

Gli investitori attendono anche il simposio della Fed a Jackson Hole, dove è previsto venerdì l'intervento del presidente Jerome Powell. Lo spread tra Btp e Bund chiude a 82,9 punti

Borse europee positive sulla spinta dei colloqui di pace

Le Borse europee chiudono in territorio positivo, con i mercati che lanciano timidi segnali di apertura ai colloqui in corso per arrivare ad un vertice tra Kiev e Mosca per ragionare su una prospettiva di pace durevole in Ucraina a tre anni e mezzo dall'invasione da parte delle truppe russe. In calo i titoli di alcune aziende impegnate nella produzione bellica così come il prezzo del petrolio, nella prospettiva di un ipotetico progressivo venir meno delle sanzioni sui prodotti russi in caso di interruzione del conflitto. 

Al termine delle contrattazioni il risultato migliore lo segna l'indice Cac 40 di Parigi con +1,21% a 7.979,08 punti, segue Milano con Piazza Affari +0,89% attestandosi sopra quota 43 mila punti. A Francoforte il Dax segna +0,46% con  24.413,03 punti, mentre a Londra l'indice Ftse 100 chiude con +0,37% a 9.191,75 punti.

La Borsa di Milano chiude in rialzo dello 0,89% attestandosi sopra quota 43 mila punti (43.021), livello che non toccava dal maggio del 2007, all’indomani del vertice a Washington tra il presidente Usa Donald Trump, il presidente ucraino Volodymr Zelensky e i leader europei per arrivare ad una possibile intesa di pace tra Kiev e Mosca. Sul listino, tonfo di Leonardo che perde il 9,51% e di Fincantieri (-10,11%) con il mercato che ipotizza cautamente degli spiragli di pace; ben intonati invece, per opposti motivi, i titoli del lusso: Moncler +4,95%, Campari +3,41%, Brunello Cucinelli +1,92%.

Bene anche i titoli bancari dopo le perdite della vigilia: Mps +1,35% con rumors di stampa secondo cui la Bce avrebbe dato il via libera a Delfin a salire dal 9,9 al 20% nel capitale dell’istituto senese. Mediobanca in vista dell’assemblea di giovedì guadagna l’1,51%, poi Unicredit +1,42%, Intesa Sanpaolo +2,08%. Positivi gli energetici principali con Enel ed Eni rispettivamente a +0,63 e +0,36 per cento. 

Sul fronte valutario l'euro chiude in lieve rialzo sul dollaro. La moneta unica passa di mano a 1,1672 dollari (+0,10%) e a 172,36 yen (-0,04%). Il biglietto verde è scambiato a 147,68 yen (-0,14%). In materia di politica monetaria, i mercati attendono il simposio annuale della Federal Reserve a Jackson Hole, in programma alla fine di questa settimana, per avere indicazioni sull'andamento dei tassi di interesse. Il presidente della Fed Jerome Powell dovrebbe discutere le prospettive economiche e il quadro politico della banca centrale.  Per quanto riguarda l’obbligazionario, lo spread tra Btp e Bund chiude a 82,9 punti, in lieve rialzo con gli 82 punti dell'apertura. Il rendimento dei titoli di Stato decennali si attesta al 3,585%.