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Economia
Unicredit, utile cresce a doppia cifra. Sprint in Borsa, si impenna il titolo

Unicredit, utile netto a 2,6 mld in crescita del 24% 

Unicredit archivia il primo trimestre 2024 con un utile netto pari a 2,6 miliardi di euro, in crescita di circa il 24% rispetto al primo trimestre dello scorso anno, e un RoTe del 23%. I ricavi netti sono pari a 6,3 miliardi di euro, in crescita del 7% rispetto al primo trimestre del 2023, con NII pari a 3,6 miliardi e commissioni pari a 2,1 miliardi, "in crescita - evidenzia Unicredit in una nota - grazie ad un solido slancio commerciale, sostenuto dall’attenzione verso la clientela e alimentato dalle fabbriche prodotto".

I risultati - evidenzia il gruppo - rappresentano una "crescita redditizia di qualità per il tredicesimo trimestre consecutivo". La banca aumenta la guidance finanziaria per l'utile netto del 2024 ad oltre 8,5 miliardi, con invariato RoTE di circa il 16,5 per cento e una generazione organica di capitale superiore ai 300 punti base. 

Le distribuzioni totali a valere sull’utile netto del 2024 sono aumentate in linea con le distribuzioni relative al 2023. L’accantonamento e il payout del dividendo rimangono invariati al 40 per cento dell’utile netto, con la parte restante nella forma di riacquisto di azioni proprie. "La ripartizione finale tra dividendo e riacquisto di azioni proprie - spiega la nota di Unicredit - dipenderà dalle condizioni del mercato, e sarà decisa a seguito dei risultati del 2024, assieme alla decisione finale sulle distribuzioni". La distribuzione nell’anno solare 2024 è attesa per circa 10 miliardi di euro.

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Unicredit, Orcel: "Siamo sulla buona strada per raggiungere risultati eccezionali" 

"Unicredit è sulla buona strada per continuare a raggiungere risultati eccezionali, e siamo orgogliosi di rappresentare un modello nel settore", ha dichiarato l'amministratore delegato Andrea Orcel, commentando i risultati del primo trimestre 2024. "Abbiamo iniziato l’anno su basi estremamente solide con un utile netto di 2,6 miliardi di euro, in rialzo del 24% su base annuale, superando in pieno le aspettative in tutte le linee principali, con un RoTe del 19,5%", evidenzia l'ad.

"Pur continuando ad investire, rimaniamo vigili sui costi e raccogliamo i benefici delle iniziative che abbiamo assunto in precedenza con un rapporto costi/ricavi leader nel settore al 36,2%", spiega Orcel, sottolineando poi che il Cet1 ratio è "tra i migliori del settore, aumentato ancora una volta al 16,2%, già al netto della distribuzione del 2023 per 8,6 miliardi e dell’accantonamento della distribuzione del 2024 per 2,6 miliardi, a testimonianza della nostra eccellente generazione organica di capitale pari a 3,4 miliardi, a supporto della nostra distribuzione leader nel settore".

"Come diretto risultato dei nostri investimenti, volti ad incrementare i nostri diversificati flussi di commissioni e al rafforzamento delle nostre linee di difesa, e grazie alla flessibilità data dal nostro capitale in eccesso, continueremo a dimostrare una redditività strutturale elevata in modo sostenibile e ritorni per gli azionisti tra i migliori nel settore in contesti macroeconomici mutevoli. Siamo focalizzati in maniera irremovibile sulla costruzione del futuro e sul raggiungimento delle nostre ambizioni per tutti gli stakeholder", conclude l'ad.
 

A seguito dell’approvazione degli azionisti e dell’autorità di vigilanza, l’inizio della seconda tranche del programma di riacquisto di azioni proprie a valere sull’utile netto del 2023 per 3,1 miliardi è previsto - fa sapere Unicredit nella nota della trimestrale - "il prima possibile successivamente ai risultati del primo trimestre 2024, soggetto alle condizioni del mercato". Mentre la prima tranche del riacquisto di azioni proprie a valere sull’utile netto del 2023 per un ammontare di 2,5 miliardi di euro è stata conclusa lo scorso 7 marzo.

Unicredit "intende impiegare o distribuire agli azionisti il suo capitale in eccesso al più tardi entro il 2027" ed "escludendo opzioni di crescita inorganica, prevede che le distribuzioni totali annue medie tra il 2025 e il 2026 saranno superiori alle distribuzioni relative al 2024, con una politica sui dividendi pari o superiore al 40% e riacquisti di azioni proprie con limite massimo corrispondente alla generazione organica di capitale in combinazione con l’impiego del capitale in eccesso". Se invece "il capitale in eccesso dovesse essere utilizzato per opportunità di crescita inorganica, che sarebbero intraprese secondo criteri stringenti, il livello delle distribuzioni annuali nel periodo 2025-2026 dipenderebbe dal rendimento delle acquisizioni, che dovrebbero presentare rendimenti post sinergie vantaggiosi rispetto a quello derivante dal riacquisto di azioni proprie".

Boom in Borsa dopo i conti

Unicredit apre di slancio in Borsa dopo i risultati del trimestre, il tredicesimo consecutivo di crescita. Il titolo in avvio sale del 3,52% a 36,06 euro. Le stime degli analisti indicano un prezzo obiettivo di 39 euro.






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