Unicredit-Bpm, scontro Roma-Bruxelles. Giorgetti: "Ue su golden power? La sicurezza è competenza nazionale" - Affaritaliani.it

Economia

Ultimo aggiornamento: 17:27

Unicredit-Bpm, scontro Roma-Bruxelles. Giorgetti: "Ue su golden power? La sicurezza è competenza nazionale"

Bruxelles e Roma ai ferri corti sul caso Unicredit-Banco BPM: la Commissione valuta un possibile ostacolo al mercato unico, il governo italiano rivendica la difesa della sicurezza nazionale

di Salvatore Isola

Giorgetti: "Difenderemo nostra competenza su sicurezza finanza"

"La sicurezza nazionale finanziaria ed economica è esclusiva competenza del governo dello Stato nazionale e intendiamo in qualche modo difenderla".
Lo ha detto il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, interpellato a Bruxelles sui possibili rilievi della Commissione Ue in merito al Golden Power.

A Giorgetti è stato chiesto un commento sulle notizie relative alla reazione della Commissione sull’uso del Golden Power nella vicenda Unicredit-Banco BPM"Ne sapete più voi di me" – ha replicato – "Quando arriveranno le valuteremo. Io dico semplicemente che il Governo applica una legge esistente. Se si vuol modificare la legge, la fa il Parlamento, non il Governo".

"L'opinione del Governo è che è giusto stabilire e delimitare le competenze della stabilità finanziaria alla Banca centrale europea, alla tutela del mercato dell'Unione europea. Ma la sicurezza nazionale, finanziaria ed economica è di esclusiva competenza dello Stato nazionale e questa intendiamo difenderla", ha ribadito.

Giorgetti è stato quindi incalzato sul fatto che l'uso del Golden Power nel caso Unicredit-BPM sia stato giudicato "strano""Mi è stato chiesto prima sugli asset russi e quanto dovrebbe pagare lo Stato italiano per gli asset russi. Una minima correlazione se ci si fa attenzione e la si trova, spero che la trovi anche la Commissione Ue", ha replicato. Il riferimento implicito sembra essere alla presenza di Unicredit in Russia, che potrebbe aver influito sull’uso del Golden Power.

La risposta della Commissione: "Faremo ciò che è necessario per garantire il mercato unico"

"Siamo pronti ad agire" se "c'è l'intenzione di impedire lo sviluppo del mercato unico dei servizi finanziari", ha dichiarato la commissaria Ue ai servizi finanziari Maria Albuquerque a Lussemburgo. "Non commento decisioni non ancora prese", ha affermato, ma "faremo quanto necessario e possibile per garantire che esista un mercato unico dei servizi finanziari". Non ha confermato che il riferimento fosse all’Italia, ma ha sottolineato: "Decisioni che impediscono la creazione del mercato unico dei servizi finanziari sono naturalmente motivo di preoccupazione", riferendosi al Golden Power.

"Abbiamo detto fin dall'inizio che dobbiamo garantire di fare tutto il possibile per affrontare i problemi che causano la frammentazione del mercato", ha aggiunto Albuquerque a margine del Consiglio Ecofin. "L'Unione del Risparmio e degli Investimenti è fondamentalmente un progetto di mercato unico. Affronteremo quindi tutti i problemi che potrebbero impedire la corretta attuazione delle norme concordate, che bloccano la fornitura transfrontaliera di servizi, le fusioni e quant'altro".

Sollecitata sull'eventuale avvio di una procedura di infrazione contro l’Italia, la commissaria non ha confermato né smentito: "Sto dicendo che faremo rispettare le norme comuni concordate da tutti. E se non vengono rispettate, è nostro compito assicurarci che lo siano", ha affermato. Alla domanda se il Golden Power italiano sia una questione di interesse per Bruxelles, ha risposto: "Le decisioni che impediscono la creazione del mercato unico dei servizi finanziari sono contrarie agli obiettivi dell'Unione del risparmio e degli investimenti. Utilizzeremo gli strumenti a nostra disposizione per affrontare la situazione". Quando le è stato chiesto se fosse un problema che riguarda l’Italia o altri Paesi, Albuquerque ha concluso: "Purtroppo, si tratta di un problema generale per diversi Paesi".