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Economia
UniCredit, Mustier prepara un aumento di capitale da 5 miliardi. Titolo ko

di Andrea Deugeni
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@andreadeugeni

Infaticabile Mustier. Dopo aver rivoluzionato la governance, l'amministratore delegato di UniCredit, alla sua sola seconda settimana di lavoro sulla plancia di comando del gruppo, pare aver già confezionato il grosso del suo piano di revisione strategica che dovrebbe esser annunciato al mercato solamente nel quarto trimestre dell'anno. Un piano che, se i rumors che stanno circolando si confermeranno, dimostra la volontà del successore di Federico Ghizzoni di risolvere definitivamente i mal di pancia in Borsa degli investitori che dall'inizio dell'anno hanno venduto il titolo dimezzando la capitalizzazione dell'unica banca italiana di rilevanza sistemica (Sifi).

La novità è che a fianco a un aumento di capitale da cinque miliardi e a un'operazione di pulizia di bilancio sullo stock di non performing loans, Mustier intenderebbe anche vendere altre quote di Fineco e tutta la quota di Bank Pekao, la prima banca polacca di cui con un collocamento lampo il gruppo ha già piazzato sul mercato il 10%  per far cassa e rafforzare il Cet 1 Ratio. Mosse con cui Mustier ha esordito nel suo ritorno in piazza Gae Aulenti.

Con la Borsa che sul tema banche e gestione delle sofferenze continua a essere ancora molto guardinga, il titolo ha accusato immediatamente il newsflow (giù anche la controllata Fineco), in particolare quello sulla cura da cavallo incentrata sulla ricapitalizzazione da 5 miliardi. Unicredit ha termina le contrattazioni con una flessione del 4,1%.

Il gruppo ha comunicato anche al mercato la fine degli accordi stipulati l'11 novembre 2015 fra la banca e il colosso spagnolo Santander Central Hispano, relativi all'aggregazione di Pioneer Investments e Santander asset management. Nel dettaglio, spiega una nota di Piazza Gae Aulenti, le parti hanno condotto discussioni approfondite per individuare le soluzioni praticabili per soddisfare tutti i requisiti regolamentari necessari per completare la transazione ma, in assenza di una soluzione realizzabile entro un arco di tempo ragionevole, le parti hanno concluso che fosse piu' appropriato porre fine alle trattative.

Santander e UniCredit avrebbero dovuto creare un polo dell'asset management europeo da 5,3 miliardi di euro con circa 400 miliardi di asset in gestione. Ora per Pioneer, come fatto sapere sempre dall'istituto di credito guidato da Mustier, il management potrebbe valutare la quotazione in Borsa.

Secondo Equita Sim (raccomandazione hold con target price 3,1 euro) "la vendita del 41% di Bank Pekao rappresenta una novità rispetto allo scenario di base, visto che l`aumento di capitale dovrebbe escludere cessioni di dimensioni rilevanti. Un piano cosi' strutturato si tradurrebbe in: riduzione del Rote di circa 2 punti percentuali, con il dato 2017 da 5,7% a 4,3% e 2018 da 8% a 6%, corrispondente a una diluzione di circa 40% nell`Eps; aumento del Cet 1 di almeno 2 punti percentuali, vale a dire nel 2016 da 11% a 13,2%. Dal punto di vista strategico, la cessione di Bank Pekao priverebbe UniCredit della leadership in un mercato con tassi di crescita e rendimenti notevolmente superiori alla media di gruppo, riducendo il potenziale di rerating dei multipli".

 

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