Economia
UniCredit, profitti sotto le attese. Confermati i target su utili e cedola

Pesano le svalutazioni della quota in Yapi e gli accantonamenti per le sanzioni americane
Unicredit ha chiuso il terzo trimestre del 2018 con un utile di soli 29 milioni dopo aver svalutato per 846 milioni la propria quota nella turca Yapi e aver incrementato gli accantonamenti per le sanzioni americane in fase di liquidazione. L'utile rettificato e' pari a 875 milioni, in crescita del 4,8% rispetto al dato analogo dello scorso anno ma inferiore ai 907 milioni previsti dal consensus di mercato.
Il margine di intermediazione e' salito del 2% annuo a 4,8 miliardi, con interessi netti a 2,76 miliardi (+7,2%) e commissioni a 1,6 miliardi (+2,5%). I costi operativi sono scesi del 7,7% a 2,6 miliardi, per un rapporto cost/income sceso al 53,8%. Quanto alla solidita' patrimoniale, il coefficiente Cet1 e' al 12,11% su basi fully loaded.
La banca guidata da Jean Pierre Mustier prosegue con la sua attivita' di de-risking con esposizioni deteriorate lorde, sempre nel terzo trimestre, in ulteriore calo a 40,8 miliardi da 42,6 miliardi di euro nel secondo trimestre. Il rapporto tra crediti deteriorati lordi e totale crediti e' migliorato di 249 punti base anno su anno attestandosi all'8,3% nel terzo trimestre, con un solido rapporto di copertura del 60,9 per cento. Le cessioni dei crediti deteriorati lordi hanno contribuito per 1,2 miliardi nel terzo trimestre e per 2,6 miliardi nei nove mesi.
Il rundown accelerato del portafoglio Non Core al 2021 sta procedendo secondo i piani, con esposizioni deteriorate lorde in ulteriore calo di 7,8 miliardi anno su anno a 20,6 miliardi nel terzo trimestre 2019, compresi 0,4 miliardi di cessioni (1 miliardi nei nove mesi 2018). Entro fine 2018, le esposizioni deteriorate lorde complessive sono previste in calo a 19 miliardi di euro.
Mustier ha fatto sapere che non ci saranno modifiche al dividend pay out nel 2018 e nel 2019, fissato rispettivamente al 20% e al 30%. "Non ci sono cambiamenti, siamo fiduciosi sulla profittabilità del gruppo", ha spiegato il banchiere che ha "confermato l'obiettivo di utile netto al 2019 di 4,7 miliardi di euro, un Rote superiore al 9 per cento, e un Rote per il Group Core superiore al 10 per cento".
La banca sta "implementando una serie di misure per proteggere il capitale, incluse cessioni di attivita' specifiche tra cui immobiliari e una riduzione di circa il 35 per cento nella sensitivity del nostro CET1 ratio ai Btp spread". Unicredit "continuera' a mantenere un forte Mda (Maximum Distributable Amount ndr) buffer di 200-250 punti base, pari a un fully loaded CET1 ratio al 2019 del 12,0-12,5 per cento", ha aggiunto Mustier.
Il titolo in Borsa ha perso il 3,81%.